Ortona. All’ordine del giorno del Consiglio comunale di Ortona di lunedì 5 marzo non era prevista l’approvazione di un insediamento commerciale in via Massari ma la sola modifica e integrazione dello schema di convenzione.
Infatti la decisione politica per la realizzazione di questa attività commerciale di media distribuzione risale al 2016 quando l’amministrazione D’Ottavio con tre delibere di Consiglio comunale, n.38 del 21 marzo, n.41 del 29 marzo e soprattutto quella definitiva n.113 del 7 ottobre, decise l’approvazione del Programma integrato d’intervento presentato nel giugno 2015 dalla società Dima Immobiliare snc di Pescara. La proposta prevedeva il cambio di destinazione d’uso, da artigianale a commerciale, di parte di un fabbricato in via Massari necessario per raggiungere la superficie di vendita di mq 1.165,46, pari alla realizzazione di una struttura commerciale di media dimensione, come quella che la società pescarese voleva realizzare a Ortona. L’allora amministrazione con una maggioranza risicata di sette voti, dopo il regolare iter amministrativo concluso con la conferenza di servizi del 28 luglio 2016, decise l’approvazione del programma d’intervento che conteneva il nuovo insediamento con uno schema di convenzione che prevedeva la cessione gratuita al Comune di un’area adiacente alla nuova struttura di complessivi mq 5.975. Successivamente la Regione Abruzzo ha chiesto al Comune di Ortona un “esplicito atto di adozione da parte del Consiglio comunale della variante al Piano Regionale Paesistico”, un adempimento necessario in relazione alla convenzione che prevedeva la cessione gratuita di una parte di terreno a favore del Comune e che non riguardava l’atto di approvazione del nuovo insediamento commerciale. Successivamente la società Dima ha notificato una diffida al Comune e visto il prolungarsi dei tempi amministrativi ha proposto ricorso al Tar di Pescara con richiesta di risarcimento danni.
La nuova amministrazione ha analizzato accuratamente la vicenda Dima con il ricorso a pareri legali e dell’ufficio tecnico, anche perché il sindaco Castiglione ha sempre ribadito le valutazioni che nell’ottobre 2016 portarono il suo voto contrario all’approvazione del programma d’intervento. «Gli atti prodotti fino a oggi però parlano chiaro – ha ribadito il sindaco Leo Castiglione – e le uniche modifiche possibili nell’interesse pubblico, sono riferite allo schema di convenzione a favore del Comune e non all’approvazione del nuovo insediamento, che ribadisco è avvenuto con la decisione del Consiglio comunale del 7 ottobre 2016».
Di parere contraria l’opposizione, eccetto la consigliera Di Sipio, che in aula con diversi interventi dei consiglieri hanno sottolineato la possibilità di incidere ancora sull’autorizzazione all’insediamento.
Invece con la deliberazione del Consiglio comunale di lunedì, approvata con 12 voti favorevoli e 5 contrari, si è chiesto di modificare la convenzione con una nuova comparazione tra l’interesse pubblico e quello privato che porta ad una quantificazione dell’area prevista in cessione gratuita al Comune. Da 93mila euro il nuovo calcolo dell’ufficio tecnico comunale passa a 150mila euro e alla luce delle attuali e diverse esigenze dell’amministrazione comunale, l’acquisizione gratuita del terreno non risponde più all’interesse pubblico ma viene individuato nella monetizzazione dell’intervento che sarà destinato al recupero e alla riqualificazione del cinema “Dino Zambra”.
“Questa è la decisione politica su cui oggi siamo chiamati – ha chiarito il primo cittadino – approvare o meno l’utilizzo di questi soldi, originariamente previsti per la scuola di San Nicola ma non più necessari dopo il finanziamento regionale di 300mila euro e che ora saranno impegnati per offrire alla città di un luogo recuperato al cinema e alla cultura”.