Pescara. Arriva velata ma non troppo la minaccia di Massimiliano Pignoli all’indirizzo del sindaco Masci per l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche senza che il capogruppo Udc al Comune di Pescara sia stato “minimamente consultato e men che meno coinvolto dall’assessore Luigi Albore Mascia, pur facendo parte a pieno titolo della maggioranza che governa la città anche con la presenza in Giunta di un assessore”.
“Sono dispiaciuto e amareggiato per quello che è accaduto visto che è stato presentato e approvato in Giunta il Piano Triennale delle Opere Pubbliche di cui ero completamente all’oscuro. E tutto questo considerando che sono assente da qualche giorno per motivi di salute”, afferma Pignoli, che prosegue: “Il nostro assessore Di Nisio ha votato in Giunta, dando parere favorevole, senza sapere e minimamente immaginare che io non ero stato nemmeno informato”.
“Eppure mi risulta che i nostri voti – spiega Pignoli, stoccando il colpo – furono determinanti per l’elezione al primo turno del sindaco Carlo Masci. La Giunta Masci si sente così forte oggi e pensa di andare avanti senza il nostro appoggio e i nostri voti?”.
“Resta il fatto che si presenta un programma di opere che riguarda i lavori nella città di Pescara e noi non veniamo neanche consultati per portare al tavolo le nostre indicazioni e le nostre proposte derivanti dalle richieste dei cittadini per il miglioramento della città soprattutto nei quartieri periferici che in questi tre anni di Amministrazione non hanno ricevuto quella attenzione che pure era stata promessa e sbandierata in campagna elettorale. E oggi si tocca con mano la delusione dei residenti che aspettavano e aspettano quei lavori sopratutto per il miglioramento di strade e marciapiedi”, aggiunge Pignoli, assestando la minaccia: “Ma l’assessore Luigi Albore Mascia può stare tranquillo perché la Giunta propone e il Consiglio Comunale approva per cui quando ci sarà l’approdo del Piano in Consiglio presenterò oltre 300 emendamenti migliorativi per mettere in calendario quei lavori che in alcune zone della città non sono più rinviabili”.