“La prova di questa volontà”, sostiene Giampietro, “la scopriranno sulla loro pelle fra poche settimane migliaia di studenti delle scuole superiori dislocate nei due Comuni, dove i sindaci dello stesso schieramento non sono stati capaci di dire insieme una sola parola nei confronti di Provincia, Regione e Ufficio scolastico provinciale sull’edilizia scolastica, sul trasporto pubblico degli studenti, sul distanziamento fisico nelle aule, rendendosi complici di una esplosione della didattica a distanza che lascerà a casa migliaia di ragazzi per molte ore di lezione. Così come i due Comuni non sono stati capaci di impegnarsi finora a uniformare anche una sola virgola dei servizi essenziali come i rifiuti, la riscossione dei tributi, l’energia, l’acqua che manca, neppure sulle risorse tagliate dal Masterplan”.
“Siamo preoccupati”, conclude il capogruppo del Pd, “perché oltre a pugnalare ogni passo avanti sul Comune di Nuova Pescara, la Lega ed il resto del centrodestra stanno riportando Pescara e Montesilvano ai doppioni degli anni Ottanta e Novanta come sul centro commerciale con annesso Palacongressi che la giunta Masci, a giorni alterni, vuole realizzare nell’ex Cofa quando Montesilvano dispone già di un Palacongressi: l’impressione diffusa è che sarà davvero necessario che arrivi una nuova generazione al governo delle due città per superare una marcia indietro così evidente frutto di pigrizia e fiato corto. Altro che Nuova Pescara: qui si sta tornando ai vecchi schemi, dimenticando che intanto il mondo è andato avanti e ha chiesto a gran voce, con un referendum, di non tornare indietro. Pescara, Montesilvano e Spoltore sono Comuni che amministrano la stessa comunità di persone, piaccia o no alla Lega Nord”.