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Politica

Meloni all’attacco: “Se i giudici vogliono governare, si candidino”

Giorgia Meloni attacca la magistratura in merito all’indagine per favoreggiamento e peculato che la vede coinvolta, insieme ai ministri Nordio e Piantedosi e al sottosegretario Mantovano

La miglior difesa è l’attacco. Giorgia Meloni non resta sulla difensiva e trasforma l’inchiesta che la coinvolge in un casus belli contro le toghe “politicizzate”. La presidente del Consiglio non usa mezzi termini: “Se alcuni magistrati vogliono governare, si candidino alle elezioni“. Un affondo duro, che sa di sfida aperta a quei giudici che, a suo dire, “colpiscono chi non è politicamente schierato con loro“.

Meloni all’attacco: “Se i giudici vogliono governare, si candidino” (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Collegata in video con l’evento ‘La Ripartenza’ di Nicola Porro, Meloni affronta il caso Almasri. L’indagine per favoreggiamento e peculato che la vede coinvolta, insieme ai ministri Nordio e Piantedosi e al sottosegretario Mantovano, diventa il punto di partenza per una controffensiva. Il bersaglio principale? Il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, colui che ha firmato l’avviso di garanzia recapitato a Palazzo Chigi. “Un atto chiaramente voluto“, denuncia Meloni, parlando di “danno alla Nazione“. E poi l’amarezza: “Mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono indagata. In Italia si può capire, all’estero no“.

La premier non ci sta: “Alcuni magistrati vogliono decidere la politica industriale, ambientale, l’immigrazione, la giustizia. Vogliono governare. Ma c’è un problema: se io sbaglio, gli italiani mi mandano a casa; se loro sbagliano, nessuno può fare nulla. In una democrazia non funziona così“. Poi l’invito-provocazione: “Se vogliono il potere, si candidino e vediamo se li votano“.

Meloni in trincea: il caso dei voli di Stato

Dai vertici di Fratelli d’Italia parte il fuoco di sbarramento contro Lo Voi. Il motivo? La richiesta di utilizzare voli di Stato per i suoi spostamenti. “Aveva chiesto un aereo dei servizi segreti per volare da Roma a Palermo, ma Mantovano glielo ha negato per i costi: almeno 13mila euro a volo“, attaccano i parlamentari di Via della Scrofa. Anche Forza Italia non è tenera: “Dopo il danno d’immagine al Paese, Lo Voi lasci la magistratura“, affonda Gasparri.

Intanto le opposizioni insistono: vogliono un chiarimento in Aula. “Verrà qualcuno” del governo, assicura Tajani, ma sui tempi e i modi deciderà la conferenza dei capigruppo.

Meloni in trincea: il caso dei voli di Stato (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Nella partita tra governo e magistratura rientra anche il caso Santanchè. La Cassazione ha deciso: il processo per Visibilia resta a Milano. La ministra del Turismo si dice “tranquilla“, ma la sua posizione si fa sempre più fragile. L’udienza preliminare riprenderà il 26 marzo e potrebbe concludersi entro maggio.

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Santanchè fa quadrato, ma in Fdi cresce l’attesa per un suo passo indietro. Il segnale arriva da Ignazio La Russa, tra i suoi più stretti alleati: “Daniela ha detto che avrebbe valutato, può darsi che valuti anche questa decisione della Cassazione“. Parole che pesano, forse più di un atto formale. La sfida è aperta, il duello tra politica e magistratura è appena iniziato.

Marco Ercole

Giornalista, scrittore, amante della lettura. Mi piace scrivere di ogni cosa, diversificare gli interessi, ma tendenzialmente mi occupo di sport da 20 anni, collaborando anche con Repubblica, FOXSports, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Millimetro e molto altro ancora.