Un’analisi a livello comunale ha evidenziato come siano oltre il 50% le lavoratrici autonome in ben 12 comuni dell’Abruzzo.
Attraverso l’elaborazione di Abruzzo Openpolis sui dati Istat ci evidenziano come questi comuni siano tutti nell’aerea montana interna.
In particolare si parla di sei comuni nelle zone intermedie, tre in quelle periferiche, due in quelle ultraperiferiche e uno in aree cintura. La quota maggiore di lavoratrici autonome si trovano a Colledimacine in provincia di Chieti dove si tocca il 66.7% e a Montepulciano, nello stesso comune, sempre alla stessa percentuale. Andando ad analizzare, poi, i dati dei capoluoghi di provincia ci rendiamo conto come i dati non si discostano l’uno dall’altro in maniera particolare. Gli altri comuni dove si supera il 50% sono: Pescosansonesco (61.5%), Santa Eufemia a Maiella (60.2%) e Corvara (62.5%) a Pescara; Carapelle Calvisio (60%), Castelvecchio Calvisio (54.2%) Villalago (50.9%), Collelongo (50.8%), Villavallelonga (56,7%) e Santo Stefano di Sessaionio (54.8%) a L’Aquila e Fano Adriano (50%) a Teramo.
Dietro Chieti, per media generale, troviamo L’Aquila al 33.8%, Teramo al 33.7% e Pescara al 32.9%. Sottolineiamo inoltre il fatto che il dato fa riferimento alla quota di donne tra quelli che sono gli addetti d’impresa indipendenti registrati all’interno dei comuni della regione dell’Abruzzo. Intendiamo chiunque sia occupato in unità giuridico-economica senza vincoli formali di subordinazione. A fronte di questo si parla anche di una remunerazione composta da reddito da lavoro e capitale. Ma ora andiamo a vedere la differenza con quanto accade in Italia in generale.
Dopo aver analizzato dati di lavoro autonomo in Abruzzo diventa interessante confrontarli con quelli di tutto il resto del Paese, regione per regione. Vedrete delle similitudini, ma anche tante differenze che invitano a spunti di confronto e approfondimento magari anche per alcune scelte politiche future.
Un’analisi fornita dall’Istat, piuttosto recente, parlava in Italia della costante presenza di un 30% (circa) di lavoratrici autonome donne rispetto al 70% degli uomini, cosa che fa capire come in Abruzzo ci sia un caso davvero eccezionale proprio a livello statistico in ben 12 comuni.
Sempre l’Istat specifica che meno di una donna su tre è imprenditrice in Italia. Un dato che si rivolge soprattutto nei Servizi dove ne troviamo il 90.7% rispetto al 74.5% per gli uomini nella loro relativa tabella statistica. Numeri che invitano a riflettere e fanno capire come l’imprenditoria femminile funzioni e stia crescendo spinta dalle idee, dalle competenze e anche dalla voglia di fare. Le previsioni future, infatti, parlano di un’ulteriore crescita in questa direzione.