Il carcere di Castrogno è sovraffollato: condizioni inaccettabili

Condizioni preoccupanti quelle trovate dalla delegazione guidata dai Radicali che ha fatto visita al carcere di Castrogno, in provincia di Teramo. Quasi 400 detenuti devono dividersi 255 posti, in una situazione di disagio davvero allarmante. 

Sulle orme di Marco Pannella, i Radicali hanno guidato una delegazione del mondo civile e politico che ha fatto visita al carcere di Castrogno, nell’ambito dell’iniziativa “Natale in carcere” con l’obiettivo di controllare le condizioni dei detenuti nelle strutture carcerarie, e non solo nel periodo natalizio.

carcere, uomo in prigione
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Purtroppo, la visita dei Radicali non ha avuto un esito particolarmente positivo perché la situazione che la delegazione si è trovata di fronte non era certo delle migliori. Il carcere di Castrogno può ospitare un massimo di 255 detenuti, mentre quelli a oggi presenti nella struttura sono quasi 400.

Carcere di Castrogno in sovraffollamento

Le cifre parlano da sole: il carcere di Castrogno ospita attualmente 398 detenuti, mentre la capacità effettiva è di soli 255 posti. Questo sovraffollamento è preoccupante e diventa ancor più grave considerando la carenza di personale penitenziario. Nonostante questo, è stato notato un leggero decremento rispetto ai mesi precedenti: da 409 detenuti di qualche mese fa, il numero è sceso a 398, mostrando un trend lievemente in calo, anche se siamo ben lontani d auna situazioni che possa dirsi normale.

prigione
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Questi miglioramenti minimi, infatti, non modificano in meglio più di tanto le condizioni all’interno del carcere, le quali rimangono critiche. Le celle, ad esempio, non rispettano gli standard europei, ospitando due detenuti in spazi da 9 metri quadrati, mentre le normative impongono che vi siano almeno 6 metri quadrati a persona. Ancora più preoccupante è la mancanza di opportunità rieducative e lavorative per i detenuti, con un’assenza quasi totale di mediazione culturale, nonostante la presenza di numerosi detenuti stranieri.

Un altro punto che solleva preoccupazione è stato evidenziato, tra gli altri, dal radicale Ariberto Grifoni, ovvero la drastica carenza di personale penitenziario. Infatti, ci sono solo 167 agenti in servizio, quando invece dovrebbero essercene almeno 212, un totale ancor più sproporzionato considerando il numero reale di detenuti rispetto alla capacità della struttura.

In questo contesto, si profila una novità: la possibile chiusura della sezione ad alta sicurezza di Castrogno. Questa decisione non convince proprio tutti, ad esempio l’avvocato Tommaso Navarra, uno degli osservatori presenti, il quale ha sollevato dubbi anche di natura economica. Infatti, la sezione ad alta sicurezza ha garantito negli anni finanziamenti e interventi specifici sull’edificio che potrebbero venire a mancare in caso di soppressione della stessa.

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