Montesilvano. Non si placano le polemiche sul progetto di fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano, ed è dalla cittadina costiera che provengono le maggiori avversioni.
E’ il presidente del Consiglio comunale di Montesilvano, Ernesto De Vincentiis, a rimarcare il concetto di “montesilvanesità”. “Esiste”, afferma, “anche se nel tempo la nostra città è stata ‘terra di conquista’. Montesilvano non vuole perdere la sua identità. Una città di 60mila abitanti ha il diritto di vivere in piena autonomia”. C
Come il suo omologo di Spoltore, per De Vincentiis la fusione “non porterebbe benefici. Noi siamo da sempre contrari, insieme a Spoltore – dice – Il minimo è che la legge, nata quattro anni dopo il referendum, venga rivista: bisogna rivederla totalmente, prima di cancellare due realtà come Montesilvano e Spoltore”.
Per discuterne De Vincentiis, in accordo con il sindaco Ottavio De Martinis, aveva ottenuto un incontro con la maggioranza in Regione: “Marsilio ha preso atto dei nostri dubbi. Ci aspettiamo che la Giunta regionale dia il suo parere. Una cosa è certa: come prevista, ora si tratta di una fusione che non porterebbe benefici”.