Francavilla al Mare. “Per un no all’idea di un supermarket al Foro Luciani si auto sospende per circa due mesi. Premetto che, in qualità di Consigliere comunale, non ho ancora avuto comunicazione formale e documentale del progetto di variante urbanistica relativa al supermercato in questione e pertanto sul punto, pur avendo una mia opinione in materia urbanistica, mi pronuncerò dopo aver letto le carte”.
Così in una nota Stefano Di Renzo, capogruppo e consigliere comunale Art. 1 MdP a Francavilla, che agiunge: “Non posso, però, non rimanere politicamente basito da quanto sta accadendo, il tutto sembra un film già visto. Mi riferisco al 2012 quando io ed il collega Donato la Barba per aver votato contro lo scempio urbanistico dell’ex Mencarelli fummo cacciati dal Pd e dalla maggioranza con annesse dimissioni del sindaco in Consiglio comunale. Oggi lo storia si ripete, Luciani si ripete, anche se i temi non sono gli stessi e non hanno la stessa portata, allora, infatti, si discuteva di una colata di cemento, circa 18.000 mc per circa 100 appartamenti, in una zona che per carenza di depuratori, bonifiche non effettuate e standard urbanistici insufficienti, non poteva essere autorizzata con una variante puntuale e senza i pareri degli enti preposti. Oggi alcuni consiglieri di maggioranza ed i loro partiti o gruppi di riferimento, dopo aver votato in questi anni delibere dannose per la città, i cambi di destinazione d’uso ( gli immobili rimasti alberghi dimostrato che avevamo ragione nel ritenerla una scelta inutile), la nuova disciplina sulle cd. zone bianche, la monetizzazione degli standard, la demolizione di Palazzo Sirena, la svendita del patrimonio immobiliare ( Alento gas, reti gas, piscina ecc) l’impoverimento del patrimonio arboreo della città, ecc., oggi, dicevamo una parte della maggioranza si sveglia ed afferma che la creazione ex novo di un supermercato attraverso una variante puntuale non è il metodo idoneo per affrontare le scelte urbanistiche della città, ma ci domandiamo dove erano prima questi consiglieri ed il PD quando votavano senza colpo ferire le delibere sopra richiamate? Tutto questo appare poco credibile, come strana appare la scelta del sindaco di allontanarsi dall’amministrazione per così tante settimane. Sono in atto strategie in vista delle imminenti regionali o più semplicemente è il solito metodo anti democratico per eliminare scomodi oppositori? “
“Se Luciani è stanco, e ci può stare – conclude Di Renzo – decida la cosa che può aiutarlo a ritrovare la serenità, anche dimettendosi, se si vuole candidare alla regione lo faccia con trasparenza, ma credo non sia corretto assentarsi per circa due mesi dalla funzione sindacale per una mera “riflessione” politica. I francavillesi hanno votato Luciani come sindaco e non la Buttari, assentarsi per tutto questo tempo dalla carica pubblica è una forzatura del tutto inappropriata ed una grave mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini”.