Città Sant’Angelo: sì alla vendita della farmacia comunale. Centrosinistra sempre più spaccato

Città Sant’Angelo. Una travagliata seduta del consiglio comunale di Città Sant’Angelo ha stabilito definitivamente la vendita della farmacia comunale.

 

Una determina, datata proprio 27 aprile, ha incaricato il dottor Vincenzo Fidanza a stimare il valore, inventariado l’avviamento commerciale, le giacenze di magazzino, mobili, attrezzature e macchinari. E la stessa determina esprime le motivazioni della decisione presa dall’amministrazione Florindi: “per salvaguardare gli equilibri di bilancio”.

In aula si è vista la fermezza dei fuoriusciti dalla maggioranza, il gruppo di Sinistra Italiana, che due mesi fa abbandonarono la Giunta per la questione dei lavoratori e presidente della Linda. “Oggi le distanze aumentano”, affermano l’ex vice sindaco Fabbiano e il consigliere Di Brigida, che già all’interno della maggioranza erano contrari alla vendita della farmacia.

“Con convinzione”, sottolineano, “in consiglio comunale abbiamo votato contro la vendita della farmacia”. “Seppur va detto che il nuovo bilancio armonizzato ha gettato nel caos quasi tutti i comuni italiani”, aggiungono, “le scelte sbagliate fatte dall’alto alla fine ricadono sui cittadini e sentendo i discorsi dell’assessore al bilancio Denia Di Giacomo e di una parte dell’opposizione sembrava quasi assurdo ed inutile avere una farmacia Comunale a Città Sant’Angelo. La coscienza di sinistra del gruppo non poteva permettere la vendita di un bene comune, di una società in attivo che ha da sempre svolto un servizio sociale per la collettività, di mettere a rischio decine di posti di lavoro e altrettante famiglie, non potevano votare un regalo così grande ad un privato che proseguirà solo i suoi interessi”.

“La società”, dettagliano ancora Di Brigida e Fabbiani, “rimarrà quindi in piedi senza l’apporto economico della farmacia comunale e vedrà la restante parte riguardante il trasporto scolastico, fortemente in pericolo, poiché entrò il 2020 dovrà essere in grado di fatturare un milione di euro. Cercheremo all’interno del consiglio comunale di trovare la soluzioni adatte che possano salvaguardare i posti di lavoro e la qualità del lavoro”.

“Ci sono voluti ben tre anni per far si che Città Sant’Angelo si potesse dotare di una farmacia comunale, grazie agli amministratori lungimiranti che li hanno preceduti, ed ora”, concludono i due di Si, “anziché potenziarla per essere sempre al passo con i tempi vedono decretare la sua morte, tutto questo per ristabilire gli equilibri di bilancio, nonostante, seppur esplicitamente chiesto, nessuno ha rassicurato il consiglio sul futuro economico dell’Ente”.

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