“Sarà questo il primo punto all’ordine del giorno, proprio perché propedeutico alla tenuta di un Bilancio altrimenti non presentabile”, affermano i consiglieri di SiAmo Città Sant’Angelo, criticando l’amministrazione Florindi come “un Ente che basa le proprie entrate quasi esclusivamente su proventi da sanzioni (vedi telecamere semaforo Via Petruzzi) e su un’anticipazione di tesoreria per un tetto preoccupante di 12milioni di euro”.
“Per poter iscrivere somme in entrata”, proseguono Maurizio Valloreo, Matteo Perazzetti e Lucia Travaglini, “hanno poi riproposto un piano alienazioni immobiliari che ricalca quello degli anni passati, poiché i beni sono rimasti quasi totalmente invenduti, ma nonostante ciò vengono presunti ed iscritti in bilancio introiti difficilmente realizzabili, mettendo a dura prova l’attendibilità. Dall’analisi del fronte spese, emerge una contrazione inverosimile, al limite della paralisi dell’apparato e degli uffici: il totale delle spese correnti è quasi interamente coperto da un’anticipazione di tesoreria, che va restituita in tempi ben precisi; sono assenti invece stanziamenti per rischio contenziosi, per ambiente, industria, agricoltura, occupazione ecc.”.
Il punto caldo rimane la vendita della Farmacia Comunale: “Servirà – insistono dall’opposizione, “a ridare il giocattolo nelle mani dell’amministrazione e così venderanno una società partecipata sana, in attivo e utile alla comunità per avere pronti 16milioni di euro pronti da spendere e che già da un sommario esame del Bilancio, hanno trovato un’allocazione nell’accensione di mutui di pari importo”.
“Noi non lo permetteremo”, concludono i tre di SiAmo, “e siamo già al lavoro nello studio della documentazione, per proporre ai cittadini una class action per impugnare ed annullare l’eventuale atto con cui la maggioranza voterà il 26 aprile per la vendita della Farmacia, nella riunione che terremo nella serata di giovedì 19 aprile”.