Chieti. A Chieti sembra terminato il teatrino delle dimissioni del Sindaco che il 4 ottobre ne ha annunciato la revoca con una laconica nota indirizzata ai Consiglieri comunali.
“Purtroppo la città di Chieti ha perso l’occasione di sbarazzarsi anzi tempo di questa inutile e dannosa amministrazione comunale, anche se era facile prevedere questo scenario”.
E’ questo il commento a caldo di Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo.
Secondo i portavoce del Movimento 5 Stelle, “Umberto Di Primio continua a sostenere di essere forte del consenso della gente ma la realtà è ben diversa ed è evidentemente nota e condivisa dai vertici del centro destra che lo hanno silurato”.
La sua attuale esclusione dai giochi politici – continua Ottavio Argenio – testimonia che Umberto Di Primio è politicamente finito.
Ad avviso dei due Consiglieri pentastellati, il Sindaco di Chieti si è guadagnato l’inimicizia dei Comuni confinanti a causa delle sue folcloristiche ma del tutto inutili ed inconcludenti espressioni becero-campanilistiche ed anche in città non se la cava meglio. Se nel 2015 ha ricevuto i voti necessari per essere confermato Sindaco di Chieti, la situazione a 3 anni di distanza lo vede assolutamente in declino con un gradimento ridotto ai minimi termini. Anche le dinamiche consiliari lo confermano: continua a perdere pezzi all’interno della originaria maggioranza a causa delle scellerate scelte politiche ed amministrative che cancellano importanti servizi sociali (scuolabus, farmacie comunali e asili nido) e si pongono in antitesi rispetto a quelle che erano le linee guida del mandato.
In più di otto anni – incalza Manuela D’Arcangelo – l’amministrazione targata Di Primio non è riuscita a fare nulla per Chieti e la sua gente: non è riuscita a risolvere la questione dei parcheggi a pagamento, non è riuscita a dare un senso alla spesa sostenuta per la costruzione dell’ascensore che doveva collegare il terminal con il centro storico, non è stata capace di sottoscrivere il contratto per il miglioramento e l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione e non è stata nemmeno capace di migliorare il servizio di raccolta differenziata visto che siamo illegittimamente in proroga da diversi anni.”
“Le uniche cose in cui questa amministrazione e questo Sindaco eccellono – afferma Ottavio Argenio – sono gli inutili proclami con i quali sperano di tenere sopita l’opinione pubblica ed i pochi elettori rimastigli fedeli e l’arte di occultare il profondo e conclamato dissesto economico-finanziario nel quale hanno precipitato l’ente.
E’ dunque normale secondo Ottavio Argenio, che Umberto Di Primio abbia ricevuto il due di picche da parte del centro destra “che di certo – continua il capogruppo in Comune – vuole tentare di colmare il gap che lo vede staccato dal MoVimento 5 Stelle, tentando di scegliere una persona più credibile di lui, anziché aumentare il divario scegliendo un personaggio per molti versi scomodo”.
Quel che è ormai chiaro, concludono i due portavoce è che Umberto Di Primio è riuscito a fugare ogni dubbio sui suoi reali interessi: puntare alla candidatura come Presidente per vedersi garantito un posto in Consiglio regionale, con buona pace per quanti lo avevano scelto come Sindaco sperando, ormai vanamente, nelle sue presunte capacità amministrative.