Chieti. “Inizialmente avevo deciso di non scrivere questo post, per denunciare una delle (oramai troppe) situazioni di degrado da cui siamo purtroppo circondati nel silenzio generale o meglio nella rassegnazione che è di gran lunga peggio, poi ho pensato che era arrivato il momento di rivolgere alcune domande ai nostri amministratori.
Ogni giorno mi trovo a percorrere la transcollinare che collega Chieti al casello autostradale dell’A 14 ed all’asse attrezzato Chieti-Pescara per recarmi al lavoro. (Mi chiedo se i nostri amministratori faranno altrettanto).
Mi sembra superfluo evidenziare l’importanza di tale arteria stradale non solo per chi abita nella parte alta della città di Chieti ma anche e soprattutto per tutti i cittadini che dai paesi vicini devono recarsi per motivi di lavoro di studio o di svago presso le due città capoluogo o nei numerosi centri commerciali della Valpescara e che rappresenta la principale via d’accesso all’ospedale clinicizzato ed al campus dell’Università D’Annunzio presso cui si recano utenti da ogni parte della regione e non solo. E’ veramente imbarazzante dover constatare ogni giorno lo stato di degrado in cui versa la strada che mi trovo a percorrere: piena di buche, avvallamenti , cartelli illeggibili coperti da folta vegetazione, sbiaditi, cadenti o pericolanti, arbusti di ogni genere sul ciglio della carreggiata quando non si tratta addirittura di rami penzolanti ed a rischio caduta con una vegetazione ai margini che cresce sempre più rigogliosa.
È possibile che il Sindaco della nostra città, gli assessori e consiglieri comunali non hanno mai portato questo problema sui tavoli dell’Anas? La giustificazione che sentiamo ripetere come un mantra è che non ci sono soldi per intervenire.
Ora io vorrei fare una domanda ai nostri amministratori, perché per una strada percorsa da migliaia e migliaia di veicoli ogni giorno, che serve una popolazione di diverse centinaia di migliaia di persone, che collega l’Abruzzo interno con la città di Chieti, l’ospedale, l’università, l’autostrada adriatica e l’asse attrezzato per raggiungere Pescara deve essere lasciata in queste condizioni??? Attendiamo risposte….
Benvenuti nella jungla e soprattutto buon viaggio … a tutti noi”. Si legge così in una nota di Andrea Di Ciano di Italexit Chieti.