Il Tribunale dei ministri ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno.
“L’obbligo di salvare la vita in mare costituisce un preciso dovere degli Stati e prevale su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare”. Questa la ragione in base alla quale il Tribunale dei ministri ha ritenuto opportuno inoltrare al Senato la richiesta per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini.
In particolare, i giudici ritengono che il ministro dell’Interno abbia abusato dei suoi poteri, privando della libertà personale i 174 migranti a bordo della nave Diciotti, approdata a Catania la scorsa estate.
Spetterà ora al Senato stabilire se Salvini debba o meno essere processato. Nei prossimi giorni, il Tribunale trasmetterà gli atti del procedimento alla giunta per le autorizzazioni a procedere, che provvederà a riferire all’Assemblea.
Da quel momento, il Senato avrà due mesi di tempo per concedere o negare l’autorizzazione. A tal proposito, saranno determinanti i voti dei senatori del Movimento 5 Stelle, visto che per salvare il leader leghista dal processo saranno necessari, a seconda delle intenzioni di voto dell’opposizione, almeno 24 voti provenienti dal M5s.