Chieti. Venerdì 3 agosto, presso il ristorante Amadeus a Brecciarola (Ch), è nata l’associazione di promozione sociale “ReteAbruzzo” presentata da Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale.
All’assemblea hanno partecipato circa 70 cittadini – mentre il numero di chi ha già aderito supera il centinaio – in rappresentanza di differenti segmenti delle comunità abruzzesi che vanno dal mondo accademico e scientifico a quello dell’associazionismo culturale e ambientalista, fino ai numerosi comitati di difesa del territorio sorti in Abruzzo in questi ultimi anni, oltre a molti amministratori, ex amministratori regionali e locali provenienti da tutte le province della nostra regione.
“ReteAbruzzo sarà un’associazione che parlerà poco e lavorerà molto – ha dichiarato Mazzocca – incentrando la propria attività sul perno del mutualismo sociale dal deciso carattere trade-unionista, in grado di connettere sinergicamente tutte quelle esperienze virtuose che già pullulano nella nostra regione. L’esigenza di mettere in connessione tutte queste esperienze, moltiplicando così in maniera esponenziale l’impatto e l’efficacia dell’insieme delle pratiche sociali, è emersa in maniera chiara durante il lungo ed appassionante dibattito nel corso della serata, segno inequivocabile del fatto che il vuoto lasciato dalla politica contemporanea deve essere colmato al più presto”.
Nell’immediato, ReteAbruzzo inaugurerà un primo sportello di assistenza a lavoratori e disoccupati e tutela del diritto alla prima casa. A ciò si coniugherà una serie di interventi mirati alla salvaguardia attiva del patrimonio ambientale e all’integrazione multiculturale.
“In questi anni – conclude il Sottosegretario – abbiamo avuto modo di conoscere tantissime straordinarie realtà sociali e abbiamo ritenuto come fosse necessario arrivare ad un coordinamento e ad un’unità d’intenti. Oggi non nasce l’ennesima associazione politica che, ammantata di civismo, nasconde solo tattiche elettoralistiche. Tutt’altro, oggi scegliamo di segnare il passo, di indicare una via tanto antica quanto sempre meno battuta, la via della prossimità e dell’utilità per l’intera costellazione delle soggettività resistenti. Da troppo tempo la sinistra non risponde a questo appello”.