Aumento pensioni di 250 euro: ecco da quando e per chi, tanti i fortunati percettori

A breve ci sarà un nuovo aumento pensioni di 250 euro: andiamo a vedere quando e la platea di pensionati coinvolta nell’aumento.

In arrivo importanti novità sugli assegni della pensione nel prossimo mese di settembre, e riguardano le trattenute fiscali e l’accredito degli arretrati.

La scorsa settimana sono stati pubblicati sul sito dell’INPS i cedolini pensionistici. Gli importi aggiornati coinvolgeranno ora un’intera platea di cittadini italiani in pensione, in modo particolare coloro che ricevono il trattamento minimo.

Aumento pensioni
Aumento pensioni di 250 euro (abruzzo.cityrumors.it)

Andiamo a vedere quali categorie rientrano in questo aumento e a quanto ammonta l’importo.

Aumento pensioni: quanto vale e a chi spetta

A partire dal 1° settembre, gli importi saranno più alti per un buon numero di pensionati. L’assegno minimo passa a 600 euro (aumento del 6,64%), mentre gli over 75 potrebbero percepire fino a 250 euro in più. Inoltre scatteranno i conguagli IRPEF, con le trattenute da calcolare per le addizionali regionali e comunali.

Grazie al taglio del cuneo fiscale voluto del Governo Meloni, i pensionati over 75 hanno percepito una pensione minima aumentata dell’1,5%. L’aumento atteso a settembre tiene conto anche della curva inflazionistica, che è arrivata al 5,9%.

Altro accredito attende i pensionati che hanno presentato entro i termini previsti la dichiarazione dei redditi con il modello 730 e hanno indicato l’INPS quale sostituto d’imposta. Complessivamente, tra arretrati e aumenti, una grande platea di assegni aumenteranno fino a 250 euro.

Qualche dato e calcolo

Entrando nello specifico, coloro che hanno meno di 75 anni percepiranno 572,20 euro (prima 563,74 euro), un aumento quindi di 8,46 euro mensili. Invece, gli over 75 percepiranno 36,8 euro in più al mese, con l’importo della pensione che sale da 564,74 euro a 599,82 euro.

Gli aumenti di cui sopra vanno ad aggiungersi alle somme inerenti all’adeguamento del 100% dell’incremento dell’indice dei prezzi al consumo, che è stato applicato alle prestazioni pensionistiche fino a quattro volte il trattamento minimo (ossia quelli che arrivano a 2.101,52 euro).

Pensionati
I pensionati potranno finalmente gioire (abruzzo.cityrumors.it)

Tutto ciò ha portato a un aumento generale del 7,3%. Coloro che percepiscono cifre più alte hanno avuto aumenti gradualmente inferiori, che si basano su sei scaglioni anziché tre.

La perequazione viene adesso applicata su queste percentuali: 100%, all’85%, al 53%, al 47%, al 37% e al 32%. Non tutte le pensioni di settembre saranno soggette ad aumenti. Qualcuna, infatti, sarà più bassa. Stiamo parlando delle trattenute che derivano dalle addizionali comunali in saldo e in acconto, ma anche quelle regionali e l’IRPEF.

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