Concluso il capitolo regionali, nel centrosinistra abruzzese si ragiona sulle amministrative a Pescara. E sta crescendo una ipotesi. Le ultime.
Il risultato delle regionali non ha permesso al centrosinistra di prendersi la regione, ma dato una certezza: la partita a Pescara è assolutamente aperta. Il Pd è il primo partito ed ora in casa dem si sta ragionando sulla possibilità di forzare la mano sul candidato in vista delle prossime comunali.
Mancano ancora tre mesi e la strada è lunga, ma l’idea di mettere in campo un rappresentante dem è molto forte. Il nome è sempre il solito: parliamo di Luciano D’Alfonso. L’ex sindaco di Pescara sembra essere pronto a candidarsi per una seconda avventura alla guida della sua città. Una scelta non facile per diversi motivi, ma il risultato delle regionali sta portando il Pd a spingere per questa ipotesi nella speranza di ottenere un risultato simile a quello dello scorso weekend.
Il rischio della candidatura di D’Alfonso
C’è un rischio importante con la candidatura: la rottura del campo largo. Azione, infatti, ha iniziato la campagna elettorale con Costantini e Calenda è pronto a spingere per formare una alleanza su questo profilo. I dem hanno una idea diversa e vogliono sfruttare il fatto di essere il primo partito nella città abruzzese dopo le regionali.
Mancano ancora tre mesi e la strada è lunga. I dubbi, comunque, dovranno essere sciolti in davvero poco tempo per iniziare la campagna elettorale e cercare di ‘rubare’ la città alla destra magari sfruttando anche il ballottaggio. I pentastellati, infatti, sembrano pronti ad entrare in sostegno dei dem solo al secondo turno visto che si è deciso di puntare su Pettinari.
E il centrodestra?
Il centrodestra quasi certamente punterà sulla conferma di Masci. Una scelta rischiosa considerando il risultato delle regionali. Anche qui comunque sono in corso le riflessioni e non sono escluse delle novità. La decisione finale sarà presa nel giro di davvero poco tempo per non ripetere l’errore fatto in Sardegna.