“Un blitz con il quale il Comune di Pescara, autore della proposta, pretende di impossessarsi della maggioranza assoluta del CdA di Ambiente – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – facendo di fatto fuori quasi completamente la rappresentanza degli altri Comuni soci che rischieranno così di dover subire le scelte di Pescara senza di fatto avere alcun potere decisionale, sobbarcandosi i rischi di eventuali scelte dannose, come accaduto con il progetto del biodigestore, che stava per essere letteralmente regalato ai privati a suon di milioni che a pagare sarebbero stati i cittadini”.
Il riferimento è a quanto accaduto nelle scorse settimane quando il M5S ha impedito, in seno al Comitato di Controllo Analogo di Ambiente SpA, l’approvazione di una proposta di due aziende del Gruppo SNAM per realizzare l’impianto di biogas a Città Sant’Angelo “a condizioni economiche rivelatesi del tutto svantaggiose per i Comuni soci, che si sarebbero sobbarcati milioni di euro a propria insaputa”, riportano i pentastellati, ora concentrati proprio sul Comitato di Controllo Analogo al centro della proposta di modifica allo Statuto di Ambiente, “con la richiesta di cancellare ogni forma di controllo terzo”.
“L’altra follia amministrativa proposta dal Sindaco despota Carlo Masci – proseguono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – è quella di smantellare letteralmente il Comitato di Controllo Analogo così come costituito, sostituendolo con un organo amorfo formato dai Sindaci dei Comuni Soci. Praticamente un duplicato dell’Assemblea dei Soci (già formata proprio dai Sindaci), con il paradosso che controllori e controllati diventerebbero due facce della stessa medaglia! Un fatto gravissimo che ha degli evidenti profili di illegittimità amministrativa, che impedirebbe ogni forma di potere ispettivo e di verifica da parte dei consiglieri comunali che, proprio nel Comitato di Controllo Analogo, hanno invece la sede per tutti quegli approfondimenti utili a difendere gli interessi pubblici da eventuali scelte sbagliate nell’ambito del servizio di gestione dei rifiuti”.
E la convocazione (per il pomeriggio di oggi) della riunione del Comitato di Controllo Analogo che dovrebbe esprimere il parere su queste proposte di modifica che Ambiente porterà in Assemblea mercoledì 29 giugno viene considerata “la ciliegina sulla torta che aggravare ulteriormente un quadro già pieno di ambiguità: “Una convocazione non valida – conclude il consigliere Paolo Sola – perché inviata anche a membri del Comitato non più in carica, come l’ex Presidente Fabrizio Rapposelli (dimessosi dopo la querele sul biodigestore) e, cosa ancor più grave, due ex colleghi del Comune di Spoltore che, dopo la recente tornata elettorale, non sono più presenti all’interno dell’amministrazione comunale neo eletta. Un atteggiamento superficiale inaccettabile, con cui i vertici di Ambiente pretendono di discutere temi determinanti in un Comitato che non sarebbe regolarmente e formalmente costituito e in cui un intero Comune, quello di Spoltore, non avrebbe alcuna rappresentanza. Circostanza che questa mattina ho segnalato in una comunicazione ufficiale ad Ambiente e a tutti i colleghi del Comitato, diffidandoli dallo svolgere una riunione che sarebbe illegittima e a spregio di qualunque regola base dell’amministrazione. Come per qualunque azienda partecipata, una forma di controllo terzo non può che essere garanzia degli interessi pubblici, da tutelare piuttosto che sabotare”.