La situazione carceri in Abruzzo continua ad essere molto critica. Il titolare della Giustizia ha annunciato una svolta importante per la regione
La situazione delle carceri in Abruzzo non è assolutamente delle migliori. Siamo davanti ad un quadro complessivo davvero molto critico tanto che le associazioni e i sindacati di polizia da tempo chiedono un intervento da parte del governo. Questo ancora non è avvenuto, ma intanto il ministro Nordio ha annunciato una novità molto importante per i detenuti. Un primo passo verso una sorta di normalizzazione che manca da tempo.
Come riferito dall’Ansa, l’azione è stata possibile grazie al lavoro fatto insieme al presidente Marsilio. Una sinergia che consentirà ai detenuti di poter intraprendere una strada diversa rispetto al passato e naturalmente anche cambiare un po’ le attività all’interno delle strutture detentive. Una giustizia, come dice anche il piano, più inclusiva. Si tratta solamente del primo passo verso una normalizzazione che da tempo chiedono non solo i soggetti in carcere, ma anche coloro che ci lavorano all’interno.
Il dialogo tra Abruzzo e governo sul tema carceri va avanti ormai da diverso tempo. Davvero preoccupanti i numeri di suicidi e di episodi di violenza all’interno delle strutture detentive. Per questo motivo andava trovata una soluzione e il primo passo è stato fatto. Si tratta di una piccola novità che potrebbe cambiare anche il modo di vivere le strutture detentive anche da parte delle persone che sono costrette a stare lì dentro.
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Il ministro Nordio ha stabilito una somma di due milioni di euro per avviare percorsi di orientamento, formazione e housing sociale delle persone sottoposte a misura penale esterna o in uscita dagli istituti. Una sorta di reinserimento socio-lavorativo per portare queste persone a vivere una vita diversa da quella precedente e naturalmente portarli anche ad una sorta di normalità dopo un periodo non facile.
Ma non è assolutamente finita qui. L’altra grande novità riguarda il fatto che una parte dei soldi sarà utilizzata per l’ampliamento e il miglioramento di spazi per lo svolgimento delle attività trattamentali di formazione e inclusione socio-lavorativa. Ma anche per residenzialità assistita e temporanea, idonee a ospitare i detenuti che non hanno un domicilio e non possono usufruire di misure alternative o sanzioni sostitutive. Un aiuto sicuramente molto importante per i soggetti che vogliono dopo un periodo non facile.