Chieti. “Ieri mattina ho ricevuto i tecnici dell’Agenzia del Demanio, Direzione Centrale di Roma, che si stanno occupando del “Piano di razionalizzazione delle sedi delle Amministrazioni dello Stato site in Chieti”. A differenza della disattenta Provincia e di una Regione che evidentemente ha più a cuore la propaganda politica che la città di Chieti, chi ha il dovere di lavorare realmente al progetto e non fare passerella nella nostra città ha giustamente chiesto il parere del Comune di Chieti per definire le azioni da intraprendere, valutare insieme la documentazione predisposta dall’Agenzia del Demanio ed analizzare le criticità della complessa operazione”.
Così il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a margine del Protocollo d’Intesa sottoscritto ieri mattina da Regione, Prefettura, Provincia, Agenzia del Demanio e Università d’Annunzio, presso la Prefettura di Chieti, riguardante la conversione in “Cittadella della Cultura” della ex Caserma Bucciante (ex Ospedale Militare.
“Non permetterò a nessuno di utilizzare Chieti per finalità politiche o personali – ha aggiunto Di Primio – ho sempre creduto, come dimostrano gli atti e i documenti, nella razionalizzazione degli uffici periferici dello Stato e nel riutilizzo dei contenitori vuoti ed è per questo che ieri ho volentieri aderito alla richiesta dei rappresentanti dell’Agenzia del Demanio circa un confronto su quello che dovrà essere il futuro assetto degli uffici pubblici in città e il rilancio di alcune aree attraverso la rifunzionalizzazione degli immobili dismessi. All’Ente Regione e alla Provincia dunque, dopo quanto espresso, dico di riflettere sul fatto che nulla può essere fatto senza un reale protagonismo del Comune di Chieti. L’Amministrazione Comunale, infatti, non può non essere coinvolta nelle scelte strategiche che riguardano la città, inoltre, ricordo che è il Comune il soggetto istituzionale deputato a rilasciare autorizzazioni e ad adottare eventuali varianti”.