Una richiesta che arriva “in un momento in cui l’intero comparto agricolo è fortemente sotto attacco per la mancanza di acqua del Consorzio, per l’assenza di investimenti sulle reti irrigue, per il caro gasolio e anche per la situazione di stallo di tanti vecchi bandi fermi, come il PSR del 2017, che attingevano alle risorse 2014/2020, o bandi nuovi non ancora pubblicati”, come riferisce Antonio Blasioli, consigliere regionale e portavoce dell’iniziativa.
“L’estate scorsa”, afferma Blasioli, “è stata un’estate nera per gli agricoltori serviti dal Consorzio di bonifica Centro che fornisce l’acqua per l’irrigazione ai 78 Comuni consorziati, di cui 44 in Provincia di Pescara. Nel 2021 la distribuzione dell’acqua derivante dalla diga di Penne è stata ridotta da 7 a 3 mesi. Non bastasse la qualità del servizio e i notevoli disagi, il Consorzio di Bonifica Centro, nel settembre 2021 , ha deliberato un aumento del tributo consortile del 45% per l’anno 2021 e 2022. Solo il parere della Consulta consortile, in cui sono presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, è riuscito a sventare, per le sole contribuzioni agricole, l’avvio dell’aumento già a partire dal 2021, che invece è stato caricato fin da subito e per la quasi totalità (il 70%) sulle contribuzioni di tutte quelle utenze che utilizzano l’acqua per usi diversi da quello agricolo”.
“In questa situazione, come forze del centrosinistra abbiamo chiesto un confronto tra la Giunta e le associazioni di categoria del settore agricolo, e i nostri consiglieri nei Comuni, a volte in maggioranza e a volte in minoranza, hanno presentato una mozione o ordine del giorno nei rispettivi Consigli comunali, per chiedere un impegno diretto del proprio Sindaco verso la Giunta regionale”, conclude Blasioli.