Sit-in di mille persone a L’Aquila contro sentenza Grandi Rischi

L’Aquila. Un migliaio di cittadini aquilani hanno preso parte nel pomeriggio alla manifestazione, dopo la sentenza della Corte di Appello dell’Aquila che ha assolto lunedì sei dei sette membri della Commissione Grandi , per non aver fornito false rassicurazioni ai cittadini, impauriti per le continue scosse che si protraevano per mesi. Un tribunale vi ha assolti, la storia vi condanna , uno dei tanti striscioni mostrati nella manifestazione organizzata nella Villa Comunale.

Il composto corteo, si è concluso con grida di “vergogna!” davanti alla nuova prefettura di corso Federico II. Riproposta la telefonata dell’ex numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso con l’ex assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, nella quale si parlava di operazione mediatica e dell’invio all’Aquila degli scienziati, cinque giorni prima del devastante sisma.

Tra i politici presenti, le senatrici Stefania Pezzopane (Pd) ed Enza Blundo(M5s) e il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci. Assente, invece, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. C’era anche il capogruppo M5S in Regione Sara Marcozzi: “Abbiamo presentato una risoluzione urgente per chiedere la sospensione dei lavori”.

“Sto ragionando sulla possibilità di chiedere una commissione parlamentare d’inchiesta sul processo alla Commissione Grandi rischi”. Così la senatrice”Sto ragionando sulla possibilità di chiedere una commissione parlamentare d’inchiesta sul processo alla Commissione Grandi rischi”. Così la senatrice Pezzopane, che ha partecipato al sit in di protesta organizzato contro la sentenza di appello di assoluzione di sei dei sette componenti della Commissione grandi rischi, già condannati in primo grado a sei anni di reclusione per aver falsamente tranquillizzato la gente e sottovalutato il rischio sismico al termine della riunione all’Aquila il 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa. L’unico condannato è stato l’allora vice capo della protezione civile, Bernardo De Bernardinis, che ha avuto due anni di reclusione, con pena sospesa, per aver cagionato la morte di 16 persone.

“Dopo le due forti scosse siamo rimasti a casa perché tranquillizzati – ha continuato la Pezzopane – È una sentenza ingiusta, speriamo che il terzo grado di giudizio possa rimettere questa vicenda sulla giusta via”.

In riferimento alla sentenza di secondo grado, la senatrice ha spiegato che “non si possono fare distinzioni tra scienziati e comunicazione soprattutto perché nessuno degli scienziati ha smentito i pezzi che lanciavano messaggi tranquillizzanti comparsi sulla stampa nazionale dopo la riunione della Commissione Grandi rischi”.

Il giornalista Giustino Parisse, responsabile della redazione dell’Aquila del quotidiano regionale ‘Il Centro’, che il 6 aprile 2009 ha perso due figli e il padre, ha sottolineato: “Non discuto ora la sentenza, aspetto le motivazioni, ma il messaggio che lancio è che dopo queste assoluzioni c’è il rischio che in casi del genere possano fare come vogliono”.
Per il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, “si tratta di una sentenza ingiusta che colpisce la mia città nel cuore”. “Ricordo bene quei giorni in cui la popolazione era sedata con dichiarazioni scellerate di chi diceva che quelle scosse scaricavano energia, quei messaggi hanno indotto la gente a non valutare il pericolo a cui andava incontro”, ha concluso.

Foto Ansa

 

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