Politiche della Casa a Chieti, Bucci perplesso dal silenzio dell’assessore Marrocco

Chieti. “E’ ormai da tempo che il Consigliere Comunale Bassam El Zohbi mi invia per conoscenza i suoi comunicati. Mi sembra pertanto doveroso esprimere il mio sincero ringraziamento non solo per l’attenzione riservatami ma soprattutto per la cura con la quale al di là della posizione politica, il Consigliere riesce ad esprimere su un argomento che, ancorché delicato da un punto di vista sociale, è di obiettiva difficile gestione sia per la normativa vigente che per il mal funzionamento della macchina comunale”.

Lo dice in una nota il capogruppo del Gruppo Misto in Cosniglio Comunale a Chieti, Enrico Bucci, che aggiunge: “Al di là di queste considerazioni, resto perplesso sul silenzio da parte dell’amico Assessore su tutta quella serie di interventi che il Consigliere El Zohbi si prodiga di fare, ammesso naturalmente che siano fondati. Da tempo mi ero fatto promotore di trovare una linea comune di risoluzione invitando l’Assessore a un incontro sull’argomento proprio per eliminare elementi di contrasto e per giungere a un risultato che andasse nella direzione di chi vive nel bisogno, naturalmente nel rispetto della legge. In verità tutto questo mi sembrava che si potesse e si dovesse fare proprio per rispetto verso quel bisogno, al di là di ogni steccato politico. Verrebbe voglia a questo punto di andarsene via sbattendo la porta ma chi è abituato ad un certo percorso di vita, sa che la speranza è l’ultima a morire. Voglio dire con questo che c’è sempre tempo per rivedere le proprie posizioni e approfitto in questa sede per riproporre pubblicamente e con il massimo rispetto l’invito all’Assessore Marrocco ad avere un incontro con il Consigliere El Zohbi del quale conosco la disponibilità”.

“Infine – conclude Enrico Bucci – ma non per ultimo, mi sia consentito dire che è diventato insopportabile che il cittadino faccia di tutt’erba un fascio chiamandomi a rispondere perfino di una corresponsabilità che come Consigliere Comunale non ho. Tengo ancora alla mia dignità personale e politica”.

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