Questo l’appello partito questa mattina, a Pescara, dai consiglieri di centrodestra alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi in Consiglio. A spiegare tecnicamente come stanno le cose sono stati in particolare Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia, e Vincenzo D’Incecco, vice capogruppo.
La prima contestazione riguarda “la pubblicazione delle aliquote sul sito del Comune per le categorie A/1, A/8 e A/9 che non corrispondono a quanto deliberato in Consiglio (l’emendamento votato in aula parlava invece di All, Al8 e Al9)”. Sempre sul sito dell’ente “c’e’ stata una errata trascrizione delle scadenze per il pagamento della Tasi (prima rata da pagare il 16 giugno 2014 invece che 16 ottobre, che e’ la dicitura corretta)”.
L’emendamento della maggioranza sulle aliquote Imu agevolate al 9 per mille comporta “problemi di natura tecnica e politica” perche’ vengono ricompresi gli immobili (seconde case) concessi in uso gratuito dal proprietario ai suoi parenti in linea retta di primo grado che rientrano nelle categorie catastali A/2, A/6 e A/7 mentre vengono escluse le abitazioni A/3, A/4 e A/5. “Questo vuol dire che si paghera’ di piu’ per le abitazioni di tipo economico, popolare e ultrapopolare e meno per le abitazioni di tipo civile, rurale e i villini”. Si crea quindi una “disparita’ di trattamento”.
Forza Italia rileva anche “l’impossibilita’ di applicare l’articolo 28 del regolamento Iuc, che riguarda la detassazione delle superfici, perche’ manca in delibera l’allegato corretto. L’allegato B (che fa riferimento alle attivita’ e alla percentuali di detassazione) viene richiamato nella proposta di deliberazione ma poi nella delibera approvata c’e’ un allegato diverso (comunque chiamato allegato B) che fa riferimento ad altro, cioe’ alle aliquote Imu e Tasi. Da qui la richiesta di tornate al voto, trattandosi di “atto incompleto”. Una questione, questa relativa all’allegato B, segnalata in aula dalla minoranza alla presidenza del Consiglio che pero’ non e’ stata affrontata adeguatamente.