Lanciano, mancanza aule per il Liceo de Titta: il Blocco Studentesco si mobilita per rapida soluzione del problema

blocco studentesco lancianoLanciano. Il Blocco Studentesco, sindacato studentesco del movimento CasaPound Italia, scende in campo per sollecitare una rapida soluzione per l’incredibile situazione di disagio in un cui si trovano gli studenti delle sezioni III e IV C del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane ‘de Titta’, costretti a seguire le lezioni nell’aula magna per assenza di spazi idonei. 

 
 ‘Sebbene siano passati più di cinque anni da quando l’edificio che ospitava la succursale del liceo venne dichiarata inagibile a seguito del sisma de L’Aquila, non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva per il ricollocamento delle classi. Così, dopo che queste sono state ospitate da altri istituti, si è arrivati all’incredibile situazione per cui alcuni studenti sono costretti a svolgere le lezioni in Aula Magna, senza neppure la disponibilità di un banco su cui posare i quaderni per prendere appunti. Questa situazione la dice lunga sullo stato in cui versa l’edilizia scolastica, a dispetto dei proclami del governo su ingenti stanziamenti di denaro per l’ammodernamento e la ristrutturazione degli edifici”. Così il Blocco Studentesco Lanciano in una nota sulla vicenda. 
 
 “I nostri rappresentanti all’interno dell’Istituto – continua la nota – hanno avuto questa mattina un incontro con la dirigenza scolastica per metterla al corrente delle esigenze manifestate dagli studenti, ed hanno ottenuto la promessa di una rapida soluzione del problema. La vicenda dimostra inoltre la validità e l’urgenza della proposta avanzata dal Blocco Studentesco di creazione di commissioni miste di genitori e studenti che dialoghino con le istituzioni provinciali e regionali in merito alle problematiche per l’edilizia scolastica. Se questa commissione fosse stata presente, il disservizio sarebbe stato notificato per tempo e soprattutto non si sarebbero verificate ‘sviste’ da parte della Provincia, che aveva assegnato alle due classi del De Titta spazi rivelatisi poi non disponibili’.
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