Cupello. “La notizia della definitiva acquisizione delle aree dell’ex tracciato ferroviario della linea Adriatica da Ortona a San Salvo data dal presidente-commissario della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ci riempie di soddisfazione ed orgoglio perché porta a compimento un azione avviata dalla precedente amministrazione del centrosinistra con Tommaso Coletti alla guida dell’ente; giova ricordare che lasciammo in eredità un progetto di massima redatto dal Politecnico di Milano diviso in cinque lotti per la sistemazione dell’intero tracciato”.
Così in una nota il consigliere comunale di Cupello, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Chiaramente i costi di acquisto e presa in possesso, nel frattempo, sono sensibilmente diminuiti e rendiamo atto al presidente-commissario della provincia di Chieti di aver fatto un buon lavoro. Alcune considerazioni ci sono però doverose ossia: la notizia sopraggiunge qualche giorno dopo la nomina del commissario per la perimetrazione dell’ancora non nato Parco Nazionale della Costa Teatina dove il presidente-commissario della provincia ha recitato la parte dell’ospite indesiderato durante la fase in cui, un ex autorevole membro della giunta Chiodi notoriamente contrario e suo predecessore nello stesso scranno che ancora ricopre, ha lavorato per costruire una proposta per nulla logica e condivisa; la costruzione della Via Verde dei Trabocchi è solo uno degli aspetti infrastrutturali per la definizione del possibile Parco Nazionale del Costa Teatina cui vediamo un assoluta mancanza di strategia proprio da parte della provincia che ancora manterrà nel futuro un ruolo di coordinamento in materia di sviluppo urbanistico; non abbiamo notato alla conferenza stampa allo scopo indetta, oltre che il sindaco di Ortona e di Rocca San Giovanni, altri primi cittadini della costa come quello di Vasto, Luciano Lapenna, che pure ha contribuito in maniera solida e sostanziale conferendo il maggior tratto di spazio nella costruenda pista ciclabile; in tutto questo turbilion di comunicazioni mediatiche mai il presidente-commissario ha fatto cenno all’eventuale sede di un ufficio di presenza, “residenza” e regìa del commissario nominato per la perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina. Umilmente, mi permetto proporre e suggerire, potrebbe essere Vasto vista anche l’importanza che riveste nel comparto turistico regionale.
“Il presidente-commissario – conclude D’Amico – nell’ansia comunicativa che l’assale in questo periodo, forse nella viva speranza di un insperata riconferma nell’incarico, dimentica troppe cose e sottrae alla giusta e saggia comunicazione notizie storiche incancellabili. Egli dovrebbe un giusto e sacrosanto riconoscimento al buon lavoro svolto dal suo predecessore, Tommaso Coletti, verso la quale, il gruppo del P.D. che ho presieduto per l’intera legislatura, ebbe a promuovere un incontro pubblico a San Vito Chietino nel 2010 proprio per proporre i dettagli del progetto lasciato in itinere cui nessuno dell’allora amministrazione intese partecipare se pur regolarmente invitati. Lo facemmo per onore al buon lavoro svolto dal centrosinistra alla provincia di Chieti i cui risultati sono ancora oggi ad appannaggio dei Di Giuseppantonio & soci.