Provincia di Chieti, l’opposizione: ‘Al Mario Negri Sud è il momento della verità’

camillo damicoChieti. “Lo avevamo promesso che, durante la fase d’interregno tra la ‘vecchia’ e la ‘nuova’ provincia non avremmo lasciato spazio politico e mediatico al solo presidente – commissario Enrico Di Giuseppantonio & c. ma saremmo stati presenti nel dire la nostra sulle questioni più dirimenti che attanagliano il territorio; nel frattempo abbiamo notato un grande impegno del presidente – commissario Di Giuseppantonio in una comunicazione mediatica quotidiana senza pari rispetto al periodo di governo dell’ente con l’opposizione nella pienezza delle proprie funzioni”. 

 
 Così in una nota Camillo D’Amico, Nicola Tinari, Gianni Mariotti, Eliana Menna già capigruppo provinciali del Pd, Prc, Sel e Idv.
 
 “Le ragioni di questa nostra uscita – proseguono gli ex capigruppo – sono essenzialmente due:  la triste ed infinita vicenda del Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro e la paventata uscita dall’ente fiera di Lanciano da parte del presidente – commissario. Sul Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro fa specie ancora leggere dichiarazioni e punzecchiature del direttore scientifico Tognoni che accusa Istituzioni (Provincia di Chieti e regione Abruzzo) d’inerzia ed incapacità con i sindacati incapaci di leggere con obiettività la particolarità del centro di ricerche da non paragonare ad altri settori lavorativi. Noi sempre abbiamo chiesto un generoso gesto di autocritica sulla gestione passata  proprio al direttore scientifico e chiarezza sulle reali intenzioni della casa madre di Milano di mantenere un interesse verso il presidio di Santa Maria Imbaro.  Noi,  quali gruppi consiliari di opposizione, pur subendo  ritardi notevoli rispetto alle facili e reiterate dichiarazioni del presidente – commissario Di Giuseppantonio di soluzioni a portata di mano e le varie road map, abbiamo avuto un atteggiamento  costruttivo tanto da votare favorevolmente la concessione in comodato d’uso gratuito del bene immobile in sui è sito il centro ricerche cha ha consentito e consente allo stesso di garantire gli istituti di credito per l’accesso ai finanziamenti. Sempre abbiamo chiesto alla dirigenza scientifica un ‘piano industriale’ credibile e realizzabile che facesse prendere forma ad una strategia futura concreta atta a garantire i ricercatori ed i  dipendenti dell’istituto. L’unica cosa che siamo riusciti a produrre durante la lunga ed estenuante discussione sullo statuto è la distinzione tra responsabilità scientifica e quella amministrativa. Per queste ragioni suonano anche fuorvianti le dichiarazioni rese dal presidente – commissario Di Giuseppantonio circa una possibile uscita anche dall’assetto societario del “Mario Negri Sud”. In merito all’ente fiera di Lanciano è inverosimile l’uscita della provincia di Chieti sia perché solo di recente il Consiglio Provinciale, prima della sua conclusione naturale (25 Giugno 2014), ha approvato il nuovo statuto e votato un contributo, attraverso la  discutibile forma di ‘debito fuori bilancio’, di 100.000 euro. Se la volontà di Di Giuseppantonio & soci era quello di uscire quei soldi potevano essere tranquillamente destinati altrove come manutenzione delle strade e taglio dell’erba.  La provincia di Chieti ha enormi problemi finanziari in parte congeniti  ed in altra partei esterni dovuti alla scelleratezza di tagliare i trasferimenti da stato e regione senza tener conto che i servizi vanno comunque erogati ad i cittadini e le strade manutentate e tenute in sicurezza. Però fare uscite pubbliche senza senso è un operazione che lede ancora di più la credibilità dell’ente danneggiato oltre ogni limite tollerabile”.
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