Pescara, la Regione revoca i fondi: polemica sul piano antiallagamenti

IMG-20131202-WA0005Pescara. E’ polemica per un provvedimento adottato l’8 luglio dalla giunta regionale che revoca i fondi, pari a due milioni di euro, che proprio la Regione aveva destinato al piano antiallagamenti di Pescara Portanuova.

A sollevare le critiche nei confronti della Regione sono stati in conferenza stampa il consigliere regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia, il capogruppo di Forza Italia in Comune Marcello Antonelli e il capogruppo di Pescara Futura in Comune Carlo Masci. Oltre ai fondi per il piano antiallagamenti, ha spiegato Sospiri, la provincia di Pescara ha perso anche le somme destinate alla ex colonia Stella Maris di Montesilvano (un milione e 100mila euro).

In totale i fondi revocati al territorio pescarese sono pari a 4 milioni e 300 mila euro, su una somma complessiva di circa 17 milioni di euro che erano stati distribuiti dalla precedente giunta regionale in parti uguali sulle quattro province e che ora sono stati revocati a tutti i territori, in autotutela.

Nel giro di pochi minuti ha risposto la Regione, nella persona del sottosegretario alla Presidenza, Camillo D’Alessandro, con il vicesindaco del Comune di Pescara, Enzo Del Vecchio, che hanno cercato di spegnere le polemiche e hanno annunciato che gli stessi fondi per il piano antiallagamenti sono stati gia’ risollecitati dal Comune alla Regione, nella giornata di oggi, insieme ad altre somme finalizzate a fronteggiare le emergenze sul fronte del dissesto idrogeologico.

Il dirigente di riferimento della Regione che si e’ occupato di questa vicenda e’ Toni Sorgi, ha spiegato Sospiri, ed e’ lo stesso che aveva seguito la ripartizione dei fondi per la precedente giunta. Per il consigliere di Forza Italia Lorenzo Sospiri la revoca e’ un atto “molto grave, un atto vergognoso di soggiacenza di Sorgi” nei confronti degli attuali amministratori, e pur essendo “legittimo” che il presidente Luciano D’Alfonso si muova in questa direzione sarebbe stato opportuno “avvisare prima i sindaci per sapere se con quei fondi erano stati gia’ assunti degli impegni. Non vorrei che D’Alfonso si sia esposto per qualche opera pubblica, come l’ex Cofa, e ora debba trovare i soldi necessari” a dar seguito ai suoi impegni – ha detto sempre Sospiri. Sia lui che Antonelli hanno parlato della necessita’ di “riassegnare” le somme revocate e di “rivedere la decisione assunta”, in particolare per quanto riguarda il piano antiallagamenti a Portanuova. La revoca “viene spacciata per un atto tecnico” – ha commentato Antonelli – basato sul fatto che “il dirigente avrebbe dimenticato di indicare i criteri ma temiamo che il motivo non sia questo e riteniamo che questo atto abbia una forte valenza politica di cui non si capisce il perche’. Tra l’altro, questi fondi sono stati chiesti dal Comune di Pescara alla Regione perche’ l’Aca, targata Pd, non aveva inserito le somme necessarie a realizzare l’opera e ora la Regione se li riprende e si rischia che il cantiere resti aperto”.

Duro anche Masci che ha parlato di un “provvedimento arrogante e superficiale” e si e’ augurato che il discorso “venga ripreso”. Nel corso di una conferenza convocata subito dopo D’Alessandro ha spiegato che i 17 milioni di euro erano stati “distribuiti a pioggia” tra le quattro province e c’era il rischio di ricorsi avverso la delibera di distribuzione delle somme per cui e’ stata ravvisata la necessita’ da parte di Sorgi di “procedere alla revoca, non essendo soddisfatti i criteri Cipe relativi alla programmazione delle opere da finanziare. Non si trattava di interventi sbagliati”, quindi, e c’era solo da rivedere “la procedura” seguita.

Volendo “spazzare via le polemiche” D’Alessandro ha assicurato che “i fondi ci sono e verranno riprogrammati secondo la logica delle priorita’. La nuova programmazione, ha sottolineato con forza, si basera sulle priorita’. Ripristiniamo la legittimita’”. Nessuna preoccupazione da parte di Del Vecchio perche’ il Comune di Pescara ha gia’ presentato, oggi, la richiesta per beneficiare dei fondi da destinare al piano antiallagamenti ma anche ad altre opere legate ai danni provocati dalle esondazioni avvenute nel mese di dicembre e si “attende il nuovo provvedimento della Regione, per la riassegnazione delle somme, previsto entro 30 giorni da quello dell’8 luglio”.I fondi decurtati a Pescara ammontano a due milioni e 800 mila, di cui 800 mila per opere da decidere successivamente. Per quanto riguarda la Provincia le somme richieste e revocate sono pari a un milione e 100mila per la Stella Maris e ulteriori 400mila euro per altre oper

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