Fondi, anticorruzione e regole governance: i tre pilastri della nuova legge sulla ricostruzione targata Pezzopane-Legnini

“Il provvedimento legislativo per la ricostruzione su cui sto lavorando in questi giorni, in stretta collaborazione con il Sottosegretario Giovanni Legnini, conterrà una serie di misure volte a garantire tre questioni ancora aperte: un flusso costante e certo di risorse, norme più efficaci per la ricostruzione privata e riorganizzazione della governance”.

Ad affermarlo è la senatrice Stefania Pezzopane, la quale annuncia che “il primo atto sarà la presentazione di una mozione in Senato, che terrà conto di tutti i suggerimenti e le proposte che mi stanno arrivando in questi giorni dal territorio, da sindaci, associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali”.

“Questo primo impianto normativo” aggiunge “sarà successivamente recepito da un decreto del governo, che ci proponiamo di approvare entro l’autunno. La nostra necessità è che il governo assicuri risorse certe. Non possiamo più permetterci, ora che la ricostruzione è partita, altri black out. Ma al tempo stesse sono necessarie norme rigide, come ha sottolineato lo stesso procuratore antimafia, per evitare che nelle maglie larghe della legge si annidino fenomeni di malaffare.

Occorrono controlli più serrati. Il nuovo testo conterrà un sistema di regole anticorruzione più incisive e funzionali riguardo a tutto il sistema dei rapporti tra i soggetti coinvolti nella ricostruzione, in particolare quella privata.

Infine va ottimizzato il sistema della governance, specificando meglio i poteri del Comune dell’Aquila e quelli dei due Uffici Speciali per la Ricostruzione, per evitare che si creino intralci o sovrapposizioni che non giovano a nessuno. Più certezze anche per il personale precario, le cui competenze non vanno disperse”.

 

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