Ortona. Ortona perde la Bandiera Blu, il vessillo che sventola nelle località balneari che hanno superato gli esami delle acque pulite e dei servizi.
“Ben noti i problemi di inquinamento dei fiumi Foro e Feltrino – sottolinea Maria D’Alessandro, candidata al Consiglio Regionale per Abruzzo Civico – ma è ugualmente grave l’inadeguatezza del territorio ortonese per ciò che riguarda i servizi turistici offerti”.
Per l’attribuzione della Bandiera Blu, infatti, la Fondaution fon Environmental Education (l’ente che aggiudica il titolo) considera anche criteri come: mappe informative e indicazioni dei servizi presenti, raccolta differenziata sulla spiaggia, pulizia degli arenili, servizi igienici e spogliatoi, gestione dei parcheggi e del traffico veicolare, servizi di sicurezza, accessibilità garantita ai disabili (qui tutti i criteri dettagliati: http://www.bandierablu.org/common/criteri.asp?tipo=bb).
“Purtroppo, anche se la costa teatina ha forte vocazione turistica – commenta la D’Alessandro – manca la cultura della valorizzazione del territorio inteso come patrimonio economico. Per questo dovrebbe incaricarsi direttamente la Regione – rimarca la candidata di Ortona – di creare un sistema integrato di formazione professionale anche per gli operatori turistici, stabilendo e informando tutti su uno standard qualitativo delle nostre spiagge”.
“Impossibile lasciare un compito così importante sulle spalle delle singole amministrazioni comunali, troppo spesso impantanate anche in liti politiche che producono risultati come quello che, oggi, condanna Ortona e gli ortonesi – conclude la D’Alessandro – il turismo costiero di tutto l’Abruzzo deve essere spinto a pieno regime, senza differenze tra spiaggia e spiaggia”.