Così in una nota il capogruppo dell’Udc in Consiglio Comunale a Chieti, Mario De Lio, nonchè presidente della 1ª Commissione Bilancio, che aggiunge: “Ricordo, stante le nuove normative, che le agevolazioni introdotte per la tares e trasferibili all’introduzione della Tari, andranno sul Bilancio del Comune non potendo essere ‘girate’ direttamente ai cittadini e di conseguenza l’obiettivo primario è il recupero di risparmi da poter ridistribuire sulla collettività. Dall’analisi delle voci di ‘spesa’ del Comune, emerge un ulteriore dato relativo alle cosiddette Utenze del Comune (luce, telefoni, acqua e gas) che nel loro complesso rappresentano una parte consistente del Bilancio Comunale. Data la complessità della materia che afferisce, come ovvio, a tutte le sedi Comunali, oltre a Scuole, Tribunale ed altri locali di proprietà dell’Ente, ritengo sia ormai indispensabile predisporre un Piano Generale di Austerità del Comune di Chieti, al quale peraltro sto già lavorando, che abbia quale priorità l’efficientamento dei servizi, migliorandoli, laddove sia possibile, in termini di erogazione al cittadino ma, riducendone, al contempo i costi. La predisposizione del Piano Generale di Austerità certamente non sarà facile ma sono certo che troverà la piena compartecipazione e condivisione di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, poiché ormai è chiaro per tutti che la crisi impone anche al Comune di Chieti di ‘varare’ un nuovo modello di gestione della ‘cosa pubblica’ impostato a sobrietà, efficienza e con protocolli di comportamento.Siamo costretti ad effettuare interventi rigorosi per ridurre la ‘spesa pubblica’ al fine di allineare il Comune di Chieti a quegli Enti virtuosi che sanno lavorare bene spendendo poco, e soprattutto con la volontà di finanziare per i cittadini le medesime agevolazioni dello scorso annoA tal proposito, l’analisi dei conti del Comune ha fatto emergere come tra il 2011 ed il 2012 ci sia stato un incremento della ‘spesa’ (manifestazioni, utenze, fitti, assicurazioni, ecc), rimasta praticamente invariata nel 2013”.
“Alla luce di quanto innanzi – prosegue De Lio – ribadisco la mia convinzione che sia prioritario per il Comune riuscire a tornare, se non proprio agli stessi, quantomeno avvicinarsi ai valori di ‘spesa’ del 2011; obiettivo che con il lavoro certosino e minuzioso che stiamo facendo di concerto con l’Assessore alle Finanze Melideo e gli Uffici della Ragioneria, non è impossibile da raggiungere. Per venire ad esempi concreti sui quali è doveroso procedere rapidamente la voce ‘costi telefonici’, seppur contenuta negli ultimi anni grazie ad una severa politica di riduzione avviata dall’assessore D’Ingiullo, a cui va reso merito, è ancora troppo elevata: prova ne sia il fatto che oggi paghiamo oltre 300.000,00 Euro all’anno per tutte le utenze telefoniche fisse Comunali, sia quelle degli Uffici Comunali propriamente detti, dislocati nelle varie sedi dell’Ente, sia quelle di asili nido, materne, elementari e medie, Tribunale ecc.. Anche in questo caso, come già annunciato con una precedente nota, proporrò alla giunta attraverso un ordine del giorno di procedere ad una attenta ricognizione delle utenze telefoniche fisse adottando un Protocollo di Comportamento; operazione questa che ci permetterà di ottimizzazione le spese riducendo fortemente i costi.Per quanto attiene, invece, le utenze telefoniche mobili, pur con costi che rispetto all’anno passato sono diminuiti, (si è passati dai 55.000 euro anno agli attuali 50.000 euro) ci sono ancora ampi margini di miglioramento riducendo, ad esempio, il numero di utenze (le attuali 190 sono decisamente troppe), oltre alla rinegoziazione dei ‘piani tariffari’, preferendo formule, oggi disponibili sul mercato, che non impongono il pagamento dei canoni telefonici mensili oggi, invece, abbinati alle singole utenze mobili. Anche in questo caso proporrò alla giunta un ordine del giorno affinché vengano investiti gli Uffici preposti ad individuare le soluzioni più idonee alle esigenze dell’Ente; soluzioni che potranno essere attivate alla scadenza dell’attuale contratto che il Comune ha in essere con il gestore della telefonia mobile. Concludo, sottolineando che è prioritario concentrare la massima attenzione soprattutto sulle mancate entrate Comunali la cui percentuale negativa espone il Comune ad una grave sofferenza che, a mio avviso, va affrontata e risolta senza indugio! In questo caso urgono provvedimenti tempestivi perché se i tagli sono necessari, è altrettanto necessario avere una efficiente organizzazione comunale capace di recuperare i crediti che l’Ente vanta verso terzi.Una materia, quest’ultima, su cui l’amministrazione, a mio avviso. dovrà focalizzare con determinazione la propria attenzione”.