Chieti. “Le notizie di queste ore, relative alla possibile costituzione del cda dell’Agenzia Regionale delle Attività Produttive (Arap), sono assolutamente preoccupanti perché, laddove corrispondessero al vero, sarebbero compiute da un governo regionale in regime di prorogatio che dovrebbe limitarsi alla normale attività ordinaria anche se il tutto è coperto da costose prebende a carico dell’intera collettività abruzzese”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “”Il disegno ‘riformatore’ dei consorzi industriali è datato e non si spiega affatto la fretta, che muovono Chiodi & company, nel portarlo a compimento in un periodo preelettorale; in questo periodo sono altre, purtroppo, le notizie quotidiane che si leggono ed apprendono legate al gossip ed annunci di pura propaganda non certo quelle che interessano i cittadini abruzzesi come quelle relative al lavoro, alla sanità, ai trasporti opuure ai quotidiani disagi che assillano i cittadini delle aree interne. Non condividiamo affatto che, alla guida dell’Arap, siano esclusi rappresentanti del Sangro e del Vastese perché ciò risulterebbe l’ennesima offesa alla dignità di questo ampio territorio dell’Abruzzo meridionale. Gli unici due consorzi industriali con bilanci in positivo sono quello di Vasto (Coasiv) e Casoli (Asi Sangro) le quali conferirebbero, nel calderone regionale della costituenda agenzia, solo idee, progetti e risorse che andrebbero a coprire magagne ed incapacità altrui. In Consiglio abbiamo votato favorevolmente alla permanenza dell’ente nell’ambito associativo dei consorzi industriali del Sangro e del Vastese perché crediamo che, la Provincia, possa e debba esercitare un autorevole ruolo di coordinamento e programmazione anche in ragione della presenza d’importanti realtà industriali come Sevel, Honda, Pilkington, Denso e tante altre ancora ma non possiamo consentire che, le risorse finanziare finalizzate a rafforzare la presenza industriale in questo territorio, vadano altrove nel più assoluto silenzio e disinteresse di chi, in Consiglio Regionale d’Abruzzo, questo lo rappresenta e s’indigna se lo si contesta in questo merito. Chiodi ed il suo governo hanno già prodotto troppi danni e privazioni a danno del Chietino e non possiamo consentire che ancora continuino in quest’azione punitiva; eserciteremo ogni utile azione politica ed amministrativa affinchè il danno non si perpetui ancora in questi mesi di proroga di mandato”.