Provincia di Chieti, presentato il gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra

Chieti. Questa mattina è stata presentata la formazione del gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra in Provincia di Chieti. Carla Di Biase e Nicola D’Alterio sono stati i primi consiglieri provinciali ad aderire al partito mentre entro la fine della settimana si attendono il passaggio e la formalizzazione di altri componenti provinciali.

Presente il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha detto: “È un gruppo in fieri che oggi vede l’adesione di Nicola D’Alterio e Carla Di Biase, insieme a loro nei prossimi giorni presenteremo gli altri componenti del gruppo consiliare e credo che presenteremo anche il Direttivo provinciale. Noi non abbiamo chiesto a nessuno di aderire. Appena hanno saputo della costituzione del gruppo, loro si sono avvicinati per manifestare il loro apprezzamento e per aderire al gruppo. Noi non forziamo nessuno. Abbiamo la ferma intenzione, con l’esperienza fatta e con gli errori commessi, di poter costituire e di potere rappresentare una nuova offerta politica. In Comune abbiamo già costituito il gruppo consiliare. Non vogliamo il rinnovamento anagrafico ma il rinnovamento delle idee politiche. Non vogliamo abbagliare alla luna ma dare delle idee e delle risposte alle famiglie in difficoltà e dire alla gente come le cose stanno per davvero. Quindi la consapevolezza e la costruzione del futuro insieme partendo dagli Enti locali. Se continuiamo a mandare in Parlamento gente che non ha idea della realtà, continueremo ad avere gente che continuerà ad avere effetto su tutto senza averne idea. Vogliamo una politica che parta dal basso, che dia una nuova linfa al centrodestra. Questo è un partito che è nato un mese fa e che conta già 3 mila amministratori e che non nasce dal tradimento di nessuno. Noi riteniamo che responsabilità, valori, futuro siano i termini da applicare, altri la pensavano diversamente ed hanno deciso di non far parte del Nuovo Centrodestra. Ci saranno iniziative in tutta Italia che riguarderanno il partito perché vogliamo far vivere la politica tra la gente e non nelle Segreterie. Le scelte che stiamo compiendo in questi giorni non saranno differenti da quelle delle prossime settimane con la costituzione delle liste per le regionali dove appoggeremo la candidatura di Chiodi. Le nostre motivazioni si racchiudono in due parole: insieme e futuro. Noi non abbiamo certezze ma vogliamo costruire le future certezze. Noi non vogliamo rinnegare i partiti ma vogliamo dire ciò che non va dei partiti. Sono convinto che il Nuovo Centrodestra possa avere dei punti di eccellenza. Il Nuovo Centrodestra ci dà la possibilità di fare liberamente politica. È un partito leggero, che presenta la piramide rovesciata, la gente diventa protagonista di questo nuovo movimento”.
“Io questa scelta già l’ho compiuta a livello comunale – ha aggiunto Carla Di Biase – l’elezione di candidati al di sotto dei 30 anni rappresenta una volontà dell’elettorato di una politica differente, di un rinnovamento della politica in generale e della costituzione di nuove idee. Questo è un Paese in ginocchio. Io mi sono affacciata da poco al mondo politico. Noi ci auguriamo di ricreare la base del partito, dobbiamo avvicinare la politica alla gente. Se da qui a qualche anno riusciremo a dare delle risposte potremmo dire che sarà stata la scelta giusta. È una scelta ad oggi coraggiosa perché sono simboli nuovi ma di grande responsabilità. Non è una scelta giusta con dei conti in tasca ma di coraggio e di responsabilità. C’è bisogno di novità e responsabilità”.
“Quando Alfano ha deciso di non far cadere quel Governo – ha affermato Nicola D’Alterio – sono rimasto colpito da quell’atto e quello che ne è scaturito dopo ha visto la mia costante condivisione. Tutti noi ci rendiamo conto delle gravi condizioni che il nostro Paese sta vivendo, non condivido la distanza tra politica e civili. Vogliamo fare qualcosa per il Paese, un qualcosa che parta dal basso. Ero stufo delle cariche che partivano dalle unzioni dall’alto, per me devono venire dal merito e dal lavoro. Molti ci dicono che faremo la fine di Fini, per me non è un problema perché credo in questa cosa. Ho deciso di iniziare questa avventura, dobbiamo seguire le passioni ed i valori senza fare calcoli”.
Francesco Rapino

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