L’Aquila, l’odissea degli studenti e le proteste dei genitori

autobus_amaL’Aquila. Autobus troppo piccoli per contenere i tanti studenti che, ogni giorno, fanno la spola tra Paganica e via Amiternum.

“Viaggiano in condizioni a dir poco pietose” denuncia il consigliere comunale Gamal Bouchaib. “L’autobus in questione è il numero 6, è di dimensioni ridotte, ha i finestrini rotti o bloccati e non è in grado di portare a scuola un numero elevato di ragazzi. Eppure l’Ama non lo sostituisce”.

Il caso limite si è verificato nei giorni scorsi, quando un autobus si è fermato per un guasto, durante il tragitto, ed i ragazzi sono stati costretti a scendere in strada e a chiamare i loro genitori perché li portassero a scuola.

“Come se non bastasse” continua Bouchaib “i tempi di percorrenza sono lunghissimi: parte dalla frazione aquilana alle 7.10 e arriva a scuola 45 minuti dopo. È uno sfinimento per chi è costretto a prenderlo, tanto che, giorni fa, una ragazza è svenuta perché le mancava l’aria”.

Da qui, la protesta. “Io non posso accettare che succeda tutto questo” tuona il consigliere comunale. “All’Ama sono stati mandati numerosi fax di protesta e non è mai cambiato niente. Oggi voglio lanciare un appello al direttore, Agostino Del Re, affinché faccia qualcosa, altrimenti sarò costretto a fare un’interrogazione consiliare”.

Impostazioni privacy