Pescara. “Non chiediamo aumenti, vogliamo solo rispetto dei diritti e parità di trattamento”. Così le sigle Diccap-Sulpm, CiSl-Fp e Csa spiegano la protesta della Polizia Municipale di Pescara, prevista sabato 9 per questioni legate a turni e sicurezza.
E’ il primo sciopero in 30 anni.
Braccia incrociate, dunque, nella giornata di sabato, nella prima ora di ogni turno, annunciano i rappresentanti sindacali di Cisl Fp, Diccap Sulpm e Csa, che saranno presenti con i lavoratori in sciopero davanti alla sede del comando la mattina di sabato dalle 8 alle 9 e poi dalle 14 alle 15. A ripercorrere le tappe che hanno portato all’astensione dal lavoro e’ Vincenzo Mennucci della Cisl Fp, ricordando che le rivendicazioni avanzate sono legate al fatto che dei cento turnisti (su un totale di 160 dipendenti), solo alcuni vengono occupati in tutti e tre i turni (in fascia mattutina, pomeridiana o serale) e nei festivi mentre altri non fanno il turno serale ne’ i festivi. “Le nostre lamentele – sottolinea Mennucci – non nascono quindi da rivendicazioni economiche sul salario accessorio dei lavoratori ma sono basate sulla necessita’ di equita’ nella distribuzione dei turni”. Si e’ arrivati alla proclamazione dello sciopero dopo un’assemblea che si e’ svolta a settembre e dopo una doppia convocazione in prefettura che, pero’, non ha portato a nulla – nel mese di ottobre – perche’ l’amministrazione non ha messo a disposizione i dati ufficiali relativi ai turni. Con lo sciopero, che coinvolgera’ i turnisti, si contesta non solo l’organizzazione dei turni ma anche l’atteggiamento avuto dai vertici dell’amministrazione e della polizia municipale nella gestione della procedura di raffreddamento in prefettura.