È quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali Davide D’Alessandro (Indipendente), Massimo Desiati (PpV) ed Etelwardo Sigismondi (FdI).
“Al di là dell’aspetto procedurale, che attiene oltretutto anche alla opportuna preventiva conoscenza degli atti da parte di tutti i consiglieri, riteniamo far conoscere quali sono i diritti contrattualmente riconosciuti e concessi al gestore De Francesco costruzioni per il duraturo ed interminabile periodo di 45 anni. Con l’atto di concessione – hanno spiegato i consiglieri di minoranza – il concessionario acquisisce il diritto all’esercizio della concessione in regime di monopolio; il diritto a far propri tutti i proventi derivanti: dai servizi gestiti direttamente (sosta autoveicoli, ecc…); dai canoni locatizi per eventuali spazi in locazione, dalla vendita di spazi per fini pubblicitari senza l’applicazione di alcun onere, costo o tassa di pubblicità per l’affissione degli stessi, anche se la gestione di questo servizio è affidata a società esterne, in quanto assolte nel canone di concessione versato al Comune; dai servizi eventualmente affidati a terzi; di tutti gli altri servizi ed attività diverse ed innovative riferiti all’utilizzo del parcheggio del piano a livello piazza, compatibili con i precedenti, come da progetto-offerta accettato in sede di gara ed eventuali altri servizi-attività ed il diritto di organizzare e far funzionare i servizi come descritti nel Capitolato. Tutto questo – hanno chiosato D’Alessandro, Desiati e Sigismondi – per un canone versato al comune di 1.000 euro al mese, dicesi mille euro! Non c’è, quindi, da meravigliarsi se sul parcheggio multipiano, all’improvviso per i cittadini, spunta un’antenna di telefonia mobile dalla cui installazione la Ditta De Francesco ricaverà, si presume, un canone d’affitto. La gestione del multipiano, sulla quale la maggioranza non vuole fare chiarezza, ci riserverà chissà quali altre sorprese, complice una convenzione molto permissiva che rende la struttura, realizzata con fondi pubblici e di proprietà del Comune, incontrollabile. Abbiamo chiesto – hanno proseguito i consiglieri di minoranza – una convocazione d’urgenza della Commissione Assetto del Territorio per affrontare questa ultima vicenda relativa all’antenna poiché interessa conoscere il parere dei rappresentanti della maggioranza, i quali, all’opposizione qualche anno fa, autoproclamatisi paladini della salute contro la telefonia, giungevano persino ad incatenarsi. Oggi, invece, nel pieno di un centro storico oggetto di un piano di recupero ed in una zona fortemente popolata, viene installato un traliccio nel più completo silenzio dell’amministrazione. Sarebbe il caso di conoscere il parere rilasciato dall’amministrazione durante la conferenza dei servizi prevista dall’iter autorizzativo. Sarebbe il caso di sapere – hanno concluso – che fine ha fatto il cosiddetto ‘Piano antenne’ avviato dalle precedenti amministrazioni”.