Vasto. “L’iter istitutivo della Tares deve essere necessariamente preceduto da un’attenta analisi e successiva razionalizzazione dei costi sostenuti dal Comune di Vasto per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.
È quanto ha affermato il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, il quale è sceso nello specifico della tassa, spiegando come “con l’istituzione della Tares, ai Comuni viene imposto l’obbligo di ripartire il 100% del costo del servizio, sui cittadini. Se a questo appunto, si aggiungono la maggiorazione dello 0,30 % a mq imposta dallo Stato per i cosiddetti servizi indivisibili, e le accise provinciali, quest’anno del 5 %, si comprende che i cittadini di Vasto, rispetto allo scorso anno, pagheranno mediamente il 30% in più. È ovvio, quindi – ha proseguito Sigismondi – che tanto più alto è il costo del servizio, quanto più alto sarà l’onere economico a carico dei cittadini. Ed è proprio su questo aspetto che un’Amministrazione attenta alle esigenze della Comunità, dovrebbe certamente incidere. Negli ultimi anni – ha fatto notare il Consigliere di Fratelli d’Itala – con l’introduzione della raccolta differenziata, abbiamo assistito ad un escalation del costo del servizio, passando da 4.752.746,62 € del 2009, ai previsti 7.208.073,72 per il 2013. In quattro anni i Vastesi hanno quindi visto una lievitazione del 51%. La nostra proposta di porre in Commissione come pregiudiziale alla discussione di qualsivoglia impianto della Tares, una ricognizione e riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti – ha detto Etelwardo Sigismondi rispondendo alle accuse di irresponsabilità fatte dalla maggioranza nei confronti dell’opposizione – non è sicuramente segno di irresponsabilità, ma esempio di buona amministrazione. Capire dunque come ridurre una spesa per il Comune e quindi per i cittadini, che stando al piano finanziario redatto dal comune anche quest’anno lieviterà del 6%, rimane a nostro avviso – ha concluso l’esponente del centrodestra – l’unico modo per diminuire l’impatto della Tares sulle tasche dei cittadini.