Chieti. “Leggo sui giornali di questi giorni numerosi articoli sulla questione dei mercati cittadini e, nello specifico, di quello di piazza Garibaldi”.
Così in una nota il presidente della IVª Commissione Consiliare “Servizi Sociali, Sanitari, Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili” del Comune di Chieti, Stefano Costa, che aggiunge: “Vorrei ricordare che circa un anno fa presentai, purtroppo senza esito, un ordine del giorno in Consiglio Comunale proprio sulla questione dei mercati cittadini proponendo, già allora, l’istituzione di aree di mercato di minime dimensioni in varie zone di Chieti, quelli che oggi tutti chiamano ‘mercati rionali’, per garantire, specie nella parte alta della città, la fruibilità da parte delle persone anziane senza il disagio di dover percorrere lunghe distanze. Una soluzione semplice che avrebbe permesso di arrivare da molto tempo con un ‘mercato rionale’ anche in quei quartieri oggi praticamente isolati dal resto della città, come la Pietra Grossa, Piano S. Angelo, il Tricalle, il Villaggio del Mediterraneo, Brecciarola, ecc.. A tal proposito è bene ricordare che la diminuzione delle vendite riscontrate dagli operatori in piazza Garibaldi è diretta conseguenza della crisi economica che, come è ovvio, non risparmia niente e nessuno ma anche il frutto di una collocazione, quella di piazza Garibaldi appunto, forse non propriamente ottimale dal punto di vista della circolarità del traffico che, specie nelle ore di punta, risente molto della presenza di tante bancarelle congestionando il trasporto sia pubblico che privato. Ritengo più che giusto garantire la presenza a Chieti Alta di uno o più mercati rionali allestendoli in quartieri densamente abitati, ubicandoli negli spazi più idonei e facendo un’attenta selezione delle merci da vendere, ma è necessario spostare il mercato del martedì a Chieti Scalo nell’area già individuata dall’amministrazione comunale. Se una certa politica rinunciasse alle polemiche strumentali per favorire, al contrario, un dialogo costruttivo con chi amministra la città, ci risparmieremmo settimane se non mesi di estenuanti ‘ping – pong’ sui giornali arrivando prima e meglio alla soluzione dei problemi, facendo contenti i cittadini che chiedono un mercato vicino alle loro abitazioni e gli esercenti che chiedono di poter lavorare senza problemi”.