Il Ministro Orlando a Pescara: il sindaco Lagatta spera nell’arrivo dei soldi per Bussi

bussi_stabilimentiBussi. Un impegno politico da mantenere per la bonifica del sito industriale inquinato. Alla vigilia della visita del ministro Orlando, il sindaco Lagatta lascia il promemoria a chi si era incaricato di risolvere la crisi di Bussi.

Alla vigilia della visita del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che domani sarà a Pescara per un incontro istituzionale in Prefettura, il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, approfitta per appiccicare un post-it di promemoria per la critica situazione che verte sul Comune sulla riva del Tirino.

Ribadendo la posizione del Comune sulla bonifica e la reindustrializzazione del sito industriale, Lagatta ricorda in una nota come “i 50 milioni di euro stornati dai fondi per il terremoto del 2009 erano finalizzati al rilancio dello sviluppo economico ed occupazionale dell’area di Bussi, come area interessata al sisma del 2009”. Un impegno che fu cristallizzato nel 2010 con il decreto legge numero 225: “Era un impegno politico preciso”, ricorda il primo cittadino, “che con il decreto stabilisce un vincolo funzionale all’utilizzo dei 50 milioni, nel senso che queste somme vanno utilizzate per la bonifica del sito industriale e dei siti limitrofi, ai fini della reindustrializzazione. Mi auguro quindi”, afferma Lagatta, “che domani il ministro Orlando arrivi sul nostro territorio proprio per annunciare un intervento in tal senso”.

Annuncio atteso anche in conseguenza dell’avviso pubblicato lo scorso dal Comune 5 settembre per  la ricerca di investitori interessati al sito di Bussi: “Sono già arrivate diverse proposte, protocollate al Comune, di imprenditori interessati all’insediamento su queste aree”, spiega Lagatta, preoccupato dall’imminente scadenza del 5 novembre”. Se il progetto non venisse finanziato, vano andrebbe l’interessamente delle ditte coinvolte. Una svolta necessaria, dunque: “A Bussi il problema occupazionale resta prioritario perché”, conclude il sindaco, “mentre si attende di dare attuazione al decreto, la Solvay Chimica Bussi porta avanti il piano di smantellamento delle attività produttive”.

TESTA SPINGE SUI PARLAMENTARI: BONIFICA DELUDENTE

Anche Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa solleva dei dubbi sull’intervento di bonifica che il ministero dell’Ambiente andrà a realizzare a Bussi e lo fa in una lettera inviata al presidente della Regione Gianni Chiodi e ai parlamentari abruzzesi, in vista dell’incontro di domani con Orlando. “Un’opera molto attesa che, però, rischia di deludere le aspettative dei cittadini abruzzesi, oltre che delle istituzioni – scrive Testa. In base a quanto abbiamo avuto modo di apprendere questo intervento non sarà portato avanti seguendo le indicazioni del decreto 225/2010, che prevede la bonifica del sito industriale e dei siti limitrofi ai fini della reindustrializzazione. La bonifica interesserà solo i siti limitrofi e ciò vuol dire che saranno lasciate inascoltate le esigenze della comunità e che nell’area del sito industriale non ci saranno più possibilità di nuovi insediamenti”. Testa chiede, perciò, di “intervenire quanto prima su questa vicenda delicatissima per evitare che quella di domani sia una passerella politica, eticamente discutibile, in vista delle prossime elezioni. Non è uesto che meritano gli abruzzesi e i cittadini di Bussi, soprattutto in un momento drammatico come quello attuale per l’ economia e l occupazione”. Per Testa, la Regione e i parlamentari devono “fare in modo che l’intervento da realizzare sia esattamente come previsto nel decreto legge 225/2010. Evitiamo”, conclude la lettera, “che la Val Pescara perda un treno importantissimo e non gettiamo fumo negli occhi dei cittadini”.

LE ASSOCIAZIONI: RISCHIO SANZIONI COMUNITARIE

La vicenda di Bussi potrebbe finire direttamente sotto il giudizio dell’Unione europea. Le associazioni civiche riunite sotto il comitato Bussiciriguarda, colgono l’occasione della visita del ministro all’Ambiente per annunciare pubblicamente che, da oltre un mese, è stato inoltrato alla Commissione Europea un esposto – stilato dall’avvocato Veronica Dini – per Violazione della Direttiva Discariche, in relazione all’abbandono sostanziale dei veleni di Tre Monti  a Bussi.

“Il nostro esposto, ispirato all’analoga vicenda dell’Acna di Cengio”, spiega una nota del comitato, “è stato inoltrato con sofferenza, perché consapevoli che, alla fin fine,saremo sempre noi cittadini a pagare le pesantissime sanzioni che l’Europa potrà infliggere. Riteniamo però che il Ministro Orlando possa e, ci auguriamo, voglia cambiare passo”, concludono le associazioni”,e provare ad evitare le sanzioni europee, rientrando nel rispetto delle leggi e della salute delle popolazioni.


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