Pescara. La Gtm pronta a far partire i lavori per la filovia, ma il Pd tira il freno e chiede un supplemento d’istruttoria. La Via in sanatoria, i costi degli errori da riparare e quelli per la gestione celano ancora troppi dubbi. Blasioli: “Se ne discuta in Consiglio”.
I lavori pronti a ripartire giovedì, come annunciato dall’assessore alla Mobilità Fiorilli e dal presidente della Gtm Russo. Ma prima che si proceda a stendere i cavi per l’elettrificazione della filovia, arriva il gruppo consiliare del Pd a tirare un nuovo freno al progetto del Filò, presentando una diffida a Comune, Regione e Gtm per la prosecuzione dei lavori. “Ancora troppi dubbi”, si impunta il consigliere Antonio Blasioli, non convinto del parere espresso dal comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale lo scorso 11 settembre, quando ha approvato il progetto obbligando la stazione appaltante, Gtm, ad alcune prescrizioni.
Eliminare le barriere architettoniche, monitorare inquinamento acustico e ambientale e ripiantare alcuni alberi eliminati per far spazio al Filò: “Una vera e propria Via in sanatoria non contemplata dal consolidato ordinamento nazionale e comunitario”, sottolinea Blasioli. “Rimangono”, incalza il democratico, “troppi dubbi, da chiarire con un indispensabile supplemento d’istruttoria volto a evitare il paventato sperpero di ingenti risorse economiche”.
Con l’ultimo pronunciamento, il comitato Via ha riconosciuto l’esistenza di quelle barriere architettoniche, oggetto delle osservazioni della associazioni dei disabili e dei residenti, e ne ha ordinata l’eliminazione: “Ma la Gtm e l’associazione temporanea d’impresa”, riferisce ancora Blasioli, “non hanno ancora chiarito se si faranno carico degli oneri conseguenti, quasi a voler chiamare in causa gli Enti locali, vale a dire i Comuni di Pescara e Montesilvano, circa l’ottemperanza di questa espressiva prescrizione. E chi”, chiede ancora, “approverà i lavori proposti per il superamento delle barriere architettoniche riconosciute”.
Ma una volta entrata in funzione –presumibilmente entro un anno- chi e quanto pagherà per far funzionare la filovia? “ Nei verbali numeri 9 e 10 della “gara a procedura ristretta””, riporta il consigliere Pd, “l’importo proposto dalla Balfour Beatty Rail (ditta produttrice del Filò Ndr.) per la gestione annuale e i costi di manutenzione in esercizio è necessaria la spesa di 2.651.000 euro. Davanti alla commissione Grandi Infrastrutture del 16 settembre”, riferisce ancora l’ex assessore alla Mobilità per il Pd, “il presidente della Gtm ha tenuto a chiarire sono costi fronteggiabili tagliando voci del bilancio della Gtm, salvo poi precisare che non è detto che sarà la Gtm a gestire il servizio”. La questione, dunque, si gioca sul rapporto costo-benefici: “Il Comune di Pescara”, riflette in ultimo Blasioli, “stanzia ogni anno per il relativo contratto di servizio con Gtm circa 800mila euro, con difficoltà di bilancio a tutti ben note. E’ necessario, pertanto, conoscere chi si farà carico effettivo delle spese di gestione e manutenzione”.
Fermare tutto finché in nodi non siano sciolti: questo il contenuto della diffida che il gruppo Pd ha inoltrato all’amministrazione Mascia, alla Regione e alla Gtm. “nell’intesa”, si legge nel documento inviato anche al sindaco di Montesilvano Di Mattia, “che ogni iniziativa assunta in merito alle questioni sollevate, dovrà essere preventivamente sottoposta all’esame e all’approvazione del Consiglio Comunale laddove normativamente previsto”.