Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Il vecchio Cda è scaduto da oltre due mesi, c’è stato il bando pubblico per raccogliere le istanze del componente esterno così come stabilito dalle norme sulla spending review e sono state indette più assemblee dei soci (Provincia di Chieti e comune di Chieti) andate tutte sistematicamente deserte o saltate per mancanza del numero legale. Nel frattempo s’avvicina la scadenza delle convenzioni in essere ed il futuro dei lavoratori rimane appeso alla speranza che presto qualcuno trovi tempo e coraggio per uscire dal torpore in cui è caduto e fornisca qualche elemento di certezza e chiarezza. Un ente che potrebbe essere un punto di forza per l’ente e per l’intero territorio ma fatto scadere a livello di scarsa considerazione perché gestito alla giornata senza avere dato in questi anni orizzonti ed attività nuove nonostante fosse stato affidato a personalità che, nel passato, avevano ricoperto importanti ruoli di governo sia con Mauro Febbo che con Tommaso Coletti. Noi abbiamo ripetutamente avanzato idee e proposte ma siamo rimasti inascoltati se non, talvolta, derisi; idee e proposte per un rilancio quanto per un economia reale nei costi di gestione. Il blocco di ogni iniziativa, parrebbe, far riferimento a forti contrasti interni per la scelta del nuovo amministratore delegato. Noi sollecitiamo la maggioranza a velocizzare la scelta che sia legata a capacità tecniche e gestionali certificate e non che facciano riferimento all’appartenenza politica e partitica; nella scelta, inoltre, si tenga conto ed a mente anche il vissuto quotidiano nel proprio ambito lavorativo di chi sarà nominato”.