Pescara. Il progetto recupero del credito, ideato dell’Aca spa (Azienda Comprensoriale Acquedottistica), non piace alla Segreteria Provinciale FILCTEM-CGIL Pescara.
Secondo il sindacato “l’Aca spa, in questo periodo, sta effettuando delle limitazioni per morosità degli utenti che non sono in regola con i pagamenti delle fatture, limitazione che in realtà si traduce in una vera e propria chiusura del contatore in quanto i rubinetti sono lasciati letteralmente a secco nel pieno della stagione estiva. Tutto ciò accade in un momento in cui la crisi economica si accanisce in particolar modo sulle fasce più deboli ed indifese. Ed è anche su quest’ultime che l’ Aca tenta di fare cassa negando un bene vitale, come l’acqua, per pochi euro. Le scelte scellerate di una tale gestione di un bene essenziale come l’acqua, ricadono direttamente anche sui lavoratori stessi, vittime loro malgrado, degli errori compiuti sino ad oggi”.
La FILCTEM-CGIL dichiara anche che “numerosi dipendenti dell’Aca spa sono stati inseriti nel progetto di recupero del credito, stabilendo unilateralmente modalità di lavoro, orari e retribuzione. Tutto ciò accade in totale dispregio di una sana relazione industriale , come era stato auspicato dal nuovo direttore stesso, in un primo ed unico incontro. Come se tutto ciò non bastasse, a tutt’oggi ad alcuni lavoratori non è stata corrisposta la retribuzione del lavoro straordinario dei mesi scorsi. Se così fosse, si prefigura l’apertura di una vertenza da parte dei lavoratori dell’Aca spa”.