Roma. Un’interrogazione in Commissione Affari sociali e Sanità della Camera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per fare luce sulla “grave forma di discriminazione” nel trattamento economico riservato ai medici del 118 della provincia di Chieti rispetto ai medici convenzionati delle altre provincie della regione Abruzzo (2.700 euro contro i 3.500 euro medi mensili delle altre province).
L’interrogazione con richiesta di risposta scritta è stata presentata dal deputato abruzzese Giulio Sottanelli (Scelta Civica per l’Italia) ed è stata firmata insieme al presidente della XII Commissione Affari sociali e Sanità della Camera Pierpaolo Vargiu. Nell’interrogazione Sottanelli chiede spiegazioni in merito alla situazione in atto da quattro anni che vede discriminati i medici convenzionati del 118 della provincia di Chieti “con una decurtazione del 59,55 per cento dell’unica indennità peculiare alla quale si aggiunge un’ulteriore riduzione della tariffa prevista per gli straordinari rispetto ai medici convenzionati delle altre provincie”. “Le differenze di trattamento” si legge nell’interrogazione “coinvolgono anche l’aggiornamento continuo che la Asl dovrebbe garantire ai medici ma che, di fatto, non garantisce” continua il testo “un aggiornamento fondamentale in un settore sanitario delicato come quello dell’emergenza. I medici oltre che salvare vite umane contribuiscono ad evitare gli accessi impropri al pronto soccorso, prestando le prime cure ai pazienti che presentano bassa complessità assistenziale sul posto, assumendosene la responsabilità”.
“Sulla vicenda – si ricorda nell’interrogazione – sono in corso diverse vertenze giudiziarie, alcune delle quali risolte con sentenze di condanna a carico della Asl n.2 di Lanciano-Vasto-Chieti ed è stato inoltre proclamato lo stato di agitazione sindacale dei medici di emergenza sanitaria territoriale in convenzione della provincia di Chieti da parte dell’organizzazione sindacale medica Snami Sottanelli chiede quindi al ministro della Sanità di approfondire le criticità con la giunta della Regione Abruzzo e in particolare con la dirigenza della Asl n.2 di Lanciano-Vasto-Chieti con l’obiettivo di “ripristinare al più presto e per intero quanto previsto dagli accordi nazionali e regionali, nonché dalla normativa vigente”.