“Mantenere lo stato delle cose, con un consiglio di amministrazione dell’ACA decapitato e delegittimato e perdere altro tempo con rinvii e cavilli, in un periodo, tra l’altro, in cui si verificheranno i maggiori disservizi nella gestione dell’acqua, sarebbe un atto di irresponsabilità che non avrebbe alcun alibi”.
E’ quanto ha dichiarato il responsabile regionale IdV Alfonso Mascitelli, che chiede le dimissioni del CdA dell’ACA come segnale forte di discontinuità rispetto alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il presidente della società.
“Lo statuto dell’ACA” spiega “ prevede all’art. 15 la decadenza dell’intero CdA in caso di dimissioni della maggioranza dei suoi componenti e visto che il presidente, agli arresti domiciliari, ha ritenuto di restare al suo posto, per questo ci aspettiamo una diversa sensibilità da parte degli altri due componenti e la dimostrazione che non vi è un accanimento nel conservare un ruolo fuori ogni logica comprensione. E’ inutile spendere, con soldi pubblici, 19.000 euro per un incarico di consulenza affidato a febbraio per ideare una campagna pubblicitaria a favore dell’ ACA, quando poi la peggiore pubblicità è l’immagine e la credibilità che vengono distrutte da vicende così gravi. Non vogliamo che la nostra posizione sia liquidata come giustizialismo, ma è una espressa richiesta al Partito Democratico di dare seguito all’impegno assunto dal suo vice segretario regionale di voler procedere all’azzeramento dei vertici della stessa società”.