Chieti. Il segretario provinciale di Giustizia Sociale, Angelo Pasquantonio, ha scritto una lettera al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dopo gli episodi del Consiglio Comunale, in seconda convocazione, dello scorso 1° luglio.
“Capisco – dice Pasquantonio nella lettera – che tu ti sia reso conto che la organizzazione politica della tua maggioranza ti stia sfuggendo dalle mani io la definirei una maggioranza ‘offshore’ o ‘bord line’ infatti considerato che in questi 3 anni hai perso diversi consiglieri per strada la forte componente consigliare è andata via via scemando. Ti rendo anche atto che con i tuoi metodi persuasivi sei riuscito ad ottenere i voti che servono per far passare le delibere di consiglio, ma dico che senso ha tutto questo? Qual’è il tuo obiettivo? Forse quello di raggiungere a spizzichi e bocconi la fine del tuo mandato elettorale? Per poi raccontare ai cittadini cosa? che avresti voluto fare ma che non sei stato messo nelle giuste condizioni?……….
Ma che immagine passa della tua gestione? Quella di un arena dei più gettonati talk show o meglio come quella di Romana memoria dove in campo scendevano tigri fameliche pronte a sbranarsi tutto ciò che capitava innanzi a loro!. Come giudichi, anzi come giustifichi, gli attacchi di alcuni consiglieri (si apprendono dai giornali) contro i tuoi assessori, ma il bello, si fa per dire, che la tua giunta viene attaccata da consiglieri aderenti allo stesso partito, una ‘guerra’ fratricida tra consiglieri, con i quali ti sei palesemente e pubblicamente schierato screditando il lavoro svolto da uomini che ti mostrano fedeltà, che firmano emendamenti contro i loro referenti di giunta perché li ritengono poco presenti e poco impegnati ma, scusami ancora, che immagine politica dai della tua squadra che tra l’altro ha perso per tua scelta (o imposizione dall’alto), un elemento valido, tra l’altro sostituito con chi non ha avuto il coraggio di mettersi di fronte al giudizio degli elettori, non credi che la gente si senta offesa, tradita e inizia veramente a stancarsi?”.
Spero vivamente che tu riesca a poter fare qualcosa per questa mia città nella quale io sono nato e cresciuto ( non trapiantato) perché non finisca a sciogliersi come neve al sole.