“Noi lo abbiamo sempre sostenuto sin dall’inizio” afferma Coletti “ma per convincere questa amministrazione sono state spese decine di migliaia di euro in consulenze ed oggi ci chiediamo perché?”.
Il vigoroso intervento in Consiglio ha tenuto a sollecitare l’amministrazione nella nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Società, ormai vacante da tempo per le inadempienze dell’attuale amministrazione provinciale, che prevede un solo membro esterno e 2 interni a costo zero, Coletti ha chiesto a che punto sia la procedura di selezione e come verranno scelti i membri interni della Provincia.
“Occorre, inoltre, provvedere urgentemente a rinnovare il contratto della società per il settore Sipi (il settore informatico della società) che è in scadenza a dicembre 2013 – ha tuonato il Senatore – vediamo se questa Amministrazione, visto che ora non si deve ne vendere ne liquidare, ci tiene al futuro dei 40 lavoratori della Ops!”.
Coletti ha inoltre rilanciato, visto che ormai il processo di chiusura delle Province, anche se lento, è inesorabile, la sua vecchia e quanto mai attuale idea di far si che la Ops possa fornire dei servizi ai comuni della Provincia che ne facciano richiesta. Ha sollecitato il presidente Di Giuseppantonio di farsi carico di questa idea per rilanciarla e garantire il futuro della società anche dopo l’eventuale chiusura della Provincia.
“Occorre far entrare i Comuni che ne fanno richiesta ed hanno necessità nella Ops per poterle affidare dei servizi a costi ridotti e concorrenziali – ha dichiarato Coletti – in un momento storico in cui l’informatica la fa da padrone anche nella pubblica amministrazione non possiamo abbandonare i comuni della Provincia al loro destino visto che sono anche senza le necessarie risorse per adempiere agli obblighi di legge visti i continui tagli imposti dallo stato”.
Coletti inoltre lancia un’idea provocatoria, la Provincia si faccia promotrice di far prestare alla Ops alcuni servizi ai Comuni a costo zero, tornando cosi a svolgere il suo ruolo di coordinamento, e saranno i Comuni a valutare la bontà del personale e la qualità dei servizi prestati, sicuramente dopo averli provati vorranno partecipare ed entrare nella società per usufruire dei suoi servizi anche in futuro.