“Il centro storico mi sembra una città spettrale” ha detto la Boldrini. “E’ tanto bella quanto desolata. E’ una città che ha bisogno di ritrovare l’anima e l’anima si troverà il giorno in cui verranno avviati i lavori e verrà ristrutturata tutta la parte antica. La gente ne ha bisogno, ha bisogno di sapere che la città ritornerà a essere com’era prima e io faccio un appello ai giovani, un appello a dire loro di credere in questa ricostruzione perchè noi ci auguriamo che le lungaggini burocratiche oramai siano superate e che veramente si possa passare alla ricostruzione. E allora questo è il momento in cui c’è bisogno di tutti, specialmente dei giovani, è il momento in cui bisogna fare la scommessa, è il momento in cui bisogna fare comunità e solo facendo così che si riuscirà ad ottenere i risultati. Ma è anche il momento delle grandi opportunità, perchè quando si ricostruisce c’è spazio per le buone idee, spazio per chi ha delle felici intuizioni tanto più che questa città ha l’ambizione di voler diventare anche un modello in termini di sostenibilità ambientale, di sicurezza. Credo ci siano tutti i criteri per accettare questa sfida”.
ENZA BLUNDO (MOVIMENTO 5 STELLE): una commissione d’inchiesta sui fondi mancanti per la ricostruzione
Nel rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2012 la Corte dei Conti ha certificato che per la ricostruzione dell’Aquila dei 3 miliardi incassati dal settore video-lotterie solo 500 milioni di euro sono stati versati. Sicché il Governo stesso dovrà rendere conto, dei due miliardi preventivati per la ricostruzione dell’Aquila. La cittadina Senatrice Enza Blundo dichiara: “già dal mese di marzo, in qualità di cittadina al Senato per il Movimento 5 Stelle si ero adoperata per far luce sull’uso delle risorse destinate alla ricostruzione post sisma dell’Aquila e del cratere, intervenendo in Senato con una esplicita richiesta di istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sul punto. Ma nonostante il mio continuo interessamento sulle tematiche legate alla ricostruzione, la richiesta non ha avuto seguito. Dunque il Movimento 5 Stelle si mobiliterà, anche alla luce del recente intervento della Corte dei Conti, per accelerare l’attività di indagine, a livello istituzionale e territoriale, affinché chiarisca ai cittadini le motivazioni delle mancate erogazioni di denaro, le eventuali responsabilità e al fine di destinare e liquidare senza ritardo le dovute somme alle zone terremotate.
“Alla luce di quanto espresso” – prosegue la Senatrice – “è davvero sconcertante che il governo abbia di recente promesso la concessione di 1 miliardo e 200 milioni di euro per la ricostruzione, spalmati in 6 anni, quando la richiesta da parte delle istituzioni locali era stata di 1 miliardo e 200 milioni annui per 5 anni, ben sapendo che la somma disponibile e dovuta per il cratere, dal settore video-lotterie, è di ben 1 miliardo e mezzo, nonché mancano anche degli 892,6 milioni di euro da parte del CIPE, di cui sono stati già erogati 533,8 milioni, i restanti 358,7”. Ora, ovviamente, dopo la rendicontazione del massimo organo contabile nazionale, l’esecutivo dovrà riconsiderare quanto programmato e rendere conto delle somme trattenute e negate a coloro che, con immensa forza d’animo, coraggio e profondo senso civico, continuano, loro malgrado, ad avere fiducia in un sistema politico-istituzionale che, ad oggi, sembra non voler sostenere la rinascita dei nostri territori. In tal senso, è da considerarsi apprezzabile la sensibilità dimostrata dal Presidente della Camera Laura Boldrini che in data odierna sarà a L’Aquila per una visita alla città terremotata al fine di dare il proprio contributo alla causa della ricostruzione di una delle città d’arte più belle d’Italia.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE CARLO BENEDETTI.
“Gentile Signora Presidente della Camera dei Deputati, On. Laura Boldrini;
Egr. Signor Sindaco dell’Aquila, On. Massimo Cialente;
Autorità della Città, Signor Prefetto, Signor Questore; Colleghi; Cittadini.
E’ nel nome del Consiglio Comunale e dell’intera Municipalità che saluto, l’onorevole Presidente della Camera in una occasione per noi solenne e decisiva.
La saluto in nome della Città della Musica, del teatro Stabile, della Società dei Concerti, dell’Istituzione Sinfonica, dell’Accademia dell’Immagine, dei Saperi e delle Intelligenze, dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, dell’Università degli Studi, della Città del Rugby, della Perdonanza e di Pietro Angeleri, Celestino IV, dal 29 Agosto 1294.
La saluto nel nome della Città che non ha mai smesso, nemmeno ora, il suo primato storico e culturale, nonostante la crescita demografica ed economica impetuosa, nel corso del 900 delle città della costa, proprio per questa sorta di egemonia ed artistica, dovuta alla presenza forte e radicata delle sue Istituzioni, espressione di una coscienza popolare matura e consapevole.
Signor Presidente, per questa Città non sarà mai né il Belice, né l’Irpinia nonostante le deficienze della politica ed il qualunquismo becero dell’autopolitica entrambe contaminate da un livello di controllo democratico non ancora sufficiente e motivato, in Italia come in Europa.
Signor, Presidente, L’Aquila non è un debito per l’Italia ma una formidabile opportunità economica e sociale e risorsa per la Nazione: proprio dall’Irpinia terremotata e da Mirafiori negli anni 80, Enrico Berlinguer, provò a costruire un’alternativa politica credibile ed una proposta di riscatto morale per l’Italia intera.
Signor Presidente, questa Città e questa storia non vogliono finire con questa tragedia: abbiamo diritto di essere trattati come Italiani!”
Il Presidente del Consiglio Carlo Benedetti, ha poi letto un brano tratto dal libro “ Da Tragnone a Fidel Castro” , del giornalista aquilano Angelo De Nicola.:
“ Oggi, tanto glorioso passato si legge nella patina d’oro che al tramonto dona luminosità alle stupende fronti delle chiese aquilane. E si legge fin nel volto dell’umile popolano, caustico testimone di un’epoca che declina: altero, signore, saggio, diffidente e maestro di arguzia, ospitale ed aperto quant’altri mai, sempre però con misura e senza piaggeria, “snobbatore” per eccellenza di
vivi e di morti, leale ma tignoso, fulmineo alla protesta ed alla sobillazione contro chiunque osi fare torto all’Aquila bella sé ( la sua Aquila bella).
Questa la città, questa la sua gente.
Chi voglia assaporarne le intime, intense seduzioni, raggiunga e riscopra i solenni monumenti del passato per i segreti, tortuosi e animati vicoli, chiassetti, sdruccioli ed archi dei quartieri medievali, lungo un ideale itinerario che risalga il tempo sino ai confini della cabala e della leggenda.
Soltanto così il “novantanove” cesserà di essere un numero.”
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