Da alcuni mesi il problema della Ops è all’attenzione dell’amministrazione provinciale e dell’intero Consiglio Provinciale per evitare problemi occupazionali per i circa 40 lavoratori che attualmente sono alle dipendenze della società. Nelle stesse condizioni, naturalmente, si trovano tutte le altre società costituite dagli enti locali in Italia e che svolgono servizi a favore delle pubbliche amministrazioni. Le norme attualmente in vigore sono abbastanza complesse e si prestano a varie interpretazioni che potrebbero portare a soluzioni diverse con conseguenti ripercussioni sul futuro dei lavoratori. Tenendo conto che anche il futuro delle Province, secondo la normativa in vigore, è altrettanto incerto, stante l’interruzione della procedura di riforma messa in cantiere dal Governo Monti, la problematica è ancora più complicata. Giovanni Legnini ha portato il problema all’attenzione dei colleghi di Governo ed è riuscito ad inserire nel D.L. n. 69 del 21.06.2013 lo spostamento dei termini di sei mesi. La misura è contenuta nell’art. 49 del decreto legge emanato venerdì scorso e già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Lo spostamento dei termini circa le sorti della società consentirà di mettere in campo iniziative atte a salvaguardare il futuro dei lavoratori che oggi, grazie all’impegno dei rappresentanti locali delle istituzioni, possono tirare un respiro di sollievo e guardare al futuro con più ottimismo.