Pescara. Eliminare l’imposta sui passi carrabili per i terreni coltivati e annullare agli agricoltori quella per gli accessi non attrezzati. La proposta anti-Cosap, rivolta alla Provincia, è dei consiglieri Pd Tocco e Di Meo.
Alcune Province, come Chieti e Teramo, hanno già provveduto ad eliminare quello che per il mondo agricolo viene considerato un “balzello ingiusto e iniquo”. La Cosap, ovvero il contributo che i produttori agricoli versano all’ente in merito agli accessi ai fondi coltivabili che incrociano le strade di proprietà della Provincia, verte indiscriminatamente sia per gli ingressi carrabili che per quelli “a raso”. Alcune amministrazioni hanno già risolto, sulla via del compromesso, abbattendo la Cosap e limitandosi a tassare solo gli accessi alle abitazioni dei produttori.
Non è cosi per Pescara, dove ora i consiglieri provinciali Pd avanzano la proposta, ricalcando l’invito del consulente Coldiretti Bruno Palozzo: “Abbiamo presentato una mozione”, spiegano i due Democratici, “per chiedere alla Provincia di Pescara la sospensione della notificazione delle richieste di regolarizzazione dei passi carrabili a raso con il manto stradale e l’annullamento di quelle già notificate ai proprietari di fondi rustici dotati di tali accessi. Inoltre, chiediamo l’esonero dal tributo degli accessi carrabili “a raso”, ovvero gli accessi non costituiti da manufatti realizzati dalla Provincia, a servizio di fondi agricoli con o senza fabbricati destinati alla residenza del coltivatore diretto titolare della concessione stradale (anche se affittuario), in possesso, comunque, dei requisiti di imprenditore agricolo”.
“L’esonero”, aggiungono Di Meo e Tocco, “va anche esteso ai coltivatori diretti, pure in pensione, ai diversamente abili, o ai loro familiari conviventi che assicurano l’assistenza continua. Siamo convinti”, concludono, “che bisogna attivare ogni iniziativa utile affinché anche i giovani possano intravedere nell’agricoltura una fonte di reddito dignitosa, dato che, con la crisi industriale, del terziario e del commercio, investire nel settore primario può rivelarsi la scelta vincente per dare uno sbocco lavorativo alle nuove generazioni pescaresi e non solo”.