Vasto. “Sono riuscita a ottenere che si tenga a San Salvo nei prossimi giorni un incontro con la partecipazione di Rfi e Trenitalia e con quanti operano nella zona industriale di Vasto e San Salvo, siano esse aziende che sigle sindacali e la Sangritana, che potrebbero essere interessati a un migliore e più razionale utilizzo dello scalo ferroviario per le loro merci”.
Ad affermarlo è stato il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, a seguito dell’incontro avuto ieri in Provincia di Chieti con la partecipazione di Paolo Pallotta, responsabile della direttrice Adriatica di Rfi e del direttore regionale di Trenitalia, Cesare Spedicato, per affrontare la questione relativa alla dismissione dei binari dello scalo merci presso la stazione ferroviaria Vasto-San Salvo.
“Queste dichiarazioni le avrebbero dovuto fare insieme il sindaco di Vasto Lapenna con il sindaco di San Salvo Magnacca, anche alla luce delle due mozioni approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale di Vasto nella seduta di lunedì scorso. Invece, sembra che su questa partita l’interesse sia solo del Comune di San Salvo – dice Nicola Del Prete, consigliere comunale a Vasto, che avrebbe voluto una maggiore e più convinta partecipazione anche dei politici ed amministratori vasetti su questa vicenda che tiene banco da settimane – ho letto che il sindaco di San Salvo ha chiesto a Rfi di fare uno sforzo di maggiore coinvolgimento nelle loro scelte tenuto conto che la decisione di dismettere lo scalo ferroviario è stata presa senza sentire il territorio – prosegue Del Prete – bene, a questo punto i parlamentari di questo territorio, assieme ai sindaci, devono farsi spiegare perché la Frecciabianca non ferma alla stazione di Vasto San-Salvo. Non regge la giustificazione che Trenitalia ha fornito al presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio, secondo la quale questa linea fa scalo solo alle stazioni capoluogo di province. Termoli non mi sembra sia ancora Provincia, eppure è scalo della Frecciabianca. Sui trasporti si gioca una partita molto importante per questo territorio – conclude Nicola Del Prete – mi auguro che i nostri politici lo abbiano compreso e facciano di tutto per rivalutare la stazione ferroviaria che è ridotta ad uno scalo di periferia, senza servizi e senza le dovute attenzioni per il territorio che rappresenta e serve”.