“Lo scioglimento della seduta, con rinvio in seconda convocazione d’importanti temi di bilancio – dice il presidente Michetti nella lettera – aprirà la solita polemica sulla stampa locale, accompagnata ai commenti di antipolitica di strati sempre più consistenti dell’opinione pubblica cittadina. Ancora una volta una porzione della maggioranza, non ha saputo o potuto garantire la propria presenza in aula dando per l’ennesima volta la possibilità alle minoranze di abbandonare l’aula al momento dell’appello e con questo far cadere il numero legale. Questa Presidenza ha più volte richiamato al senso di responsabilità l’intero Consiglio verso un’azione di servizio e attaccamento al ruolo e all’impegno civico che la città ha inteso conferirgli al momento delle elezioni comunali del 2010: senza esito. Da parte di questa Presidenza non si può fare altro che ribadire la regola in base alla quale i consiglieri sono tenuti ad assicurare la propria presenza in aula nell’orario stabilito sulla convocazione, eventuali assenze per impedimenti reali, certi e inderogabili, dovranno pervenire all’Ufficio di Presidenza con congruo anticipo. Inoltre, come in altre circostanze, ci si rimette alla ‘sensibilità dei più’, perché dimostrino una tangibile sensibilità rinunciando al gettone di presenza collegato alla seduta dell’odierno Consiglio Comunale”.
Il commento del consigliere Emiliano Vitale. “Ennesimo comportamento ‘ottocentesco’ da parte della minoranza di centro sinistra in Consiglio Comunale odierno che, invece di confrontarsi su un argomento fondamentale per la città come il Bilancio Consuntivo e la possibilità di dare un concreto segnale di rinnovamento con l’elezione del vicepresidente dell’Assise nella persona del giovane consigliere comunale, Stefano Rispoli, quale candidato per la maggioranza, hanno preferito non rispondere all’appello determinando il mancato raggiungimento del numero legale. D’altro canto, è da constatare l’ennesima e cronica irresponsabilità di taluni consiglieri comunali di maggioranza che, alla stessa stregua dei colleghi di minoranza, per colpevole negligenza sono arrivati in ritardo rispetto all’orario della convocazione. Tali atteggiamenti non fanno altro che aumentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e fomentare un’antipolitica che, per certi versi, trova giustificazione. Mi rendo conto che è impossibile presenziare sempre ai Consigli Comunali, anche se il sottoscritto ha totalizzato 0 assenze dall’inizio della legislatura, ma certi atteggiamenti andrebbero non solo stigmatizzati e vi si dovrebbe porre assoluto rimedio. In ragione di tali considerazioni mi vedo costretto a presentare un emendamento a modifica del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale che prevederà la mancata percezione del gettone di presenza non solo nel caso in cui non si supera la metà della durata della seduta, come già previsto dal Regolamento stesso, ma anche quando la seduta non abbia luogo per mancanza di numero legale o quando questo venisse a mancare durante la seduta. La proposta dovrà essere vagliata dal Consiglio Comunale; in quella sede vedremo chi saranno coloro i quali vorranno continuare a rimanere impantanati in vecchi schemi della politica anziché prendere atto che è vento il tempo di agire responsabilmente”.